Il bello della narrazione - che sia cinematografica o letteraria, non importa - è la capacità di raccontare la stessa storia in mille modi diversi, riuscendo sempre a stupire ed emozionare. Il revenge movie è un sottogenere cinematografico che ha avuto la sua massima espressione negli anni 70, toccando prima gli Stati Uniti, poi Hong Kong e infine l’Italia, sino ai giorni nostri.Â
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La trama base: il protagonista, oppure un suo amico o parente, subisce un torto (che può essere anche un omicidio); se sopravvive (ma abbiamo anche il caso degli spettri arrabbiati), si vendica dell’offesa ricevuta. Gli esempi sono infiniti.
Stavolta tocca a John Woo - indiscusso maestro di film d’azione che hanno fatto la storia del cinema, creando una schiera di adoratori ed imitatori - che con Silent Night ci regala un bel film di Natale e vendetta.
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L’accostamento tra la festività del volersi bene e lo scorrere di fiumi di sangue è anch’esso già noto; ma il regista di Hong Kong aggiunge un gioco ulteriore tra la notte silenziosa per eccellenza e il silenzio del protagonista, con una premessa che già crea una predisposizione d’animo favorevole al godimento.Â
Siamo nelle strade di La Paloma, in Texas, al confine con il Messico, dove la criminalità regna sovrana.Â
Brian Godluck (un formidabile Joel Kinnaman) indossa un maglione di Natale, è sporco di sangue e in evidente stato di shock; tutto questo mentre cerca di colpire alcuni membri una gang, senza riuscire ad avere la meglio su di loro. Mentre i criminali fuggono in auto, lui, a piedi, insegue un palloncino rosso, ormai destinato al cielo.Â
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Questo incipit folgorante, che provoca la perdita della voce del protagonista, ci porta in un presente doloroso nel quale una coppia, un tempo felice, vive il lutto della perdita di un figlio di sette anni.Â
Seppure eliminando la maggior parte del parlato – pur non essendo un film muto – Silent Night abbonda con le emozioni e le azioni, confermandosi un film avvincente e toccante, dall’inizio alla fine.Â
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La macchina da presa di Woo trae vantaggio dall’assenza di dialoghi significativi per lanciarsi in virtuosismi e carrellate che non solo sono la firma del regista, ma rappresentano una danza, un meccanismo perfetto e armonioso che ricorda i gesti antichi di un’arte marziale.
Silent night è il cinema, con la sua potenza narrativa ed emotiva che trae alimento principalmente dalle immagini, in grado, da sole, di portare alla luce un universo di umanità perdute, dolenti, annebbiate dalla sofferenza o dal piacere.Â
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Se il revenge movie è retorica, non lo sono quelle poche pennellate di colori, espressioni e movimenti che danno vita ai caratteri tridimensionali e mai scontati dei protagonisti.Â
Quello di Brian per il figlio è un amore senza riserve e senza la parola fine, che può estinguersi solo nella morte. In questo John Woo, se non eguaglia la maestria delle sue opere più famose, è specchio dei tempi e di una maturità artistica che riproduce una realtà fatua e decadente, sulla quale si posa uno sguardo ormai stanco e amareggiato.
Genere: action, drammatico, thriller
Titolo originale:Â Silent Night
Paese, anno:Â USA, 2023
Regia:Â John Woo
Sceneggiatura:Â Robert Archer Lynn
Fotografia:Â Sharone Meir
Montaggio:Â Zach Staenberg
Interpreti: Anthony Giulietti, Catalina Sandino Moreno, Harold Torres, Joel Kinnaman, Scott Mescudi, Vinny O'Brien, Yoko Hamamura
Colonna sonora:Â Marco Beltrami
Produzione: A Better Tomorrow Films, Capstone Pictures, Thunder Road Pictures
Distribuzione:Â Plaion Pictures
Durata:Â 104'
Data di uscita:Â 30/11/2023
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