Dopo aver raggiunto la fama con la regia di Cattivissimo me, Chris Renaud torna dietro la macchina da presa coadiuvato da Yarrow Cheney per firmare Pets - Vita da animali, una pellicola d’animazione scoppiettante e irriverente che parla del grande affetto che lega ogni uomo al suo animale domestico. New York, giorni nostri. Max è un giovane terrier aristocratico che viene viziato e coccolato dalla sua padroncina Katie. Dal loro primo incontro, i due hanno capito di essere perfettamente in sintonia e di avere un legame unico nel suo genere. Ogni giorno, infatti, il cagnolino aspetta pazientemente che lei torni a casa, passando il tempo libero a chiacchierare con i suoi vicini di casa: Gidget, Leonardo, Sfinge, Mel, Chloe e Buddy. Un giorno, però, Katie porta a casa Duke, un cagnolone salvato dal canile, che cerca subito di impossessarsi delle carezze e delle attenzioni originariamente destinate solo a Max. Inizia così tra i due una profonda rivalità che li porterà non solo a sfuggire dalle mani degli accalappiacani ma anche dalle grinfie della band fognaria dei “reietti” capitanata dall’irascibile Nervosetto. Il tema dell’ “addomesticamento” tra uomo e animale risale alle pagine de "Il piccolo principe" scritte da Antoine De Saint-Exupéry nel lontano 1943. Fonte di ispirazione per molte generazioni, anche gli sceneggiatori Brian Lynch (sceneggiatore de I Minions), Ken Daurio e Cinco Paul decidono di utilizzarne la morale per creare una storia piena di etica e buonismo. Tutti i personaggi, infatti, hanno un legame molto stretto con i propri padroni, fatto di stima reciproca, fedeltà assoluta e amore sconfinato. Dopo averne presentato brevemente le storie personali, però, gli autori scelgono di incentrare la narrazione sulle loro peripezie, dimenticandone le qualità più intime e gli aspetti più caratteristici. I protagonisti, infatti, si trasformano in macchiette caricaturali che comunicano attraverso gag, smorfie e motti di spirito, piuttosto che attraverso le parole e i sentimenti. La loro avventura rocambolesca, dunque, verte semplicemente a concedere agli spettatori una visione di intrattenimento puro, fatta di computer grafica avanguardistica, colori sgargianti e musica rock e pop di ultima generazione. Utilizzando inoltre un ritmo frenetico delle azioni, tutti i personaggi vengono stritolati in una turbina meccanica di corse e inseguimenti, portando ben presto la pellicola a perdere per strada quel tocco di dolcezza e tenerezza che aveva connotato i suoi primi fotogrammi.