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Il Conte di Montecristo (2025), la recensione dei primi 2 episodi della miniserie di Rai 1 con Sam Claflin

14/01/2025 03:10

Giorgia Fanari

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Il Conte di Montecristo (2025), la recensione dei primi 2 episodi della miniserie di Rai 1 con Sam Claflin

Un nuovo adattamento italo-francese del romanzo di Alexandre Dumas: una miniserie evento in 8 episodi, dal 13 gennaio in prima serata su Rai 1.

Una miniserie evento in 8 episodi, dal 13 gennaio in prima serata su Rai 1 per quattro lunedì

Ambizione, potere, invidia, vendetta. Bastano queste parole per capire che stiamo parlando de Il Conte di Montecristo, il celebre romanzo ottocentesco di Alexandre Dumas con protagonista Edmond Dantès, rinchiuso ingiustamente nelle segrete del castello d’If per quindici, lunghissimi, anni. 

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Un nuovo adattamento del romanzo di Alexandre Dumas

La storia torna in TV con il nuovo adattamento italo-francese: una miniserie evento in otto episodi, dal 13 gennaio in prima serata su Rai 1 per quattro lunedì, prodotta da Palomar, in collaborazione con DEMD Productions e in collaborazione con Rai Fiction, France Télévisions, Mediawan Rights ed Entourage Media. 

Diretta dal Premio Oscar Bille August, la serie ambisce a essere la rappresentazione sullo schermo “definitiva” del romanzo, che conta decine di adattamenti (basti pensare alla recentissima - e criticatissima - versione di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte andata in onda su Canale 5 a fine 2024). I presupposti, effettivamente, non sembrano male: abbiamo visto in anteprima i due episodi iniziali ed emerge da subito che la possibilità di avere più “spazio” rispetto ad un film ha fatto sì che la sceneggiatura potesse calcare più fedelmente la trama del romanzo, dedicando il giusto approfondimento a tutti i personaggi. 

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Dal romanzo alla serie tv: la trama de Il Conte di Montecristo

L’opera di Dumas, infatti, si caratterizza per essere un cosiddetto feuilleton, ovvero un romanzo di appendice che veniva pubblicato a puntate su un quotidiano o una rivista e che, proprio per questo, prevedeva numerosi colpi di scena, con l’intento di mantenere viva la suspence (e promuovere la vendita della rivista, ovviamente). Insomma, Dumas era un maestro del cliffhanger ante litteram. 

Ispirata a fatti realmente accaduti, la storia si svolge a inizio Ottocento in Francia, a partire dal 1815, quando la monarchia di Luigi XVIII si contrappone a Napoleone Bonaparte, pronto a lasciare l’Isola d’Elba per riprendersi il potere. Edmond Dantès è un marinaio, che è appena stato nominato capitano del Pharaon e sta per sposare l’amata Mercedes. Tuttavia, la sua felicità suscita l’invidia di quelli che considera suoi amici che, cospirando contro di lui, lo accusano falsamente di essere un bonapartista (piccola nota straniante: lo fanno con una lettera scritta in inglese, a Marsiglia…). 

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Per questo, viene incarcerato nel Castello d’If. Dopo dieci anni di prigionia, l’incontro con l'Abate Faria, il detenuto della cella accanto, cambia la vita di Edmond: l’abate lo guida negli scavi di un tunnel sotterraneo per evadere, gli fornisce un’istruzione degna di un principe, gli rivela l’ubicazione di un tesoro nascosto. Dopo ulteriori cinque anni, Dantès riesce a fuggire, e si mette sulle tracce del tesoro: questo gli permetterà di assumere l’identità del Conte di Montecristo e mettere in atto il suo piano di vendetta contro coloro che lo hanno distrutto. Il suo scopo non è uccidere, ma insinuarsi nelle loro vite per rovinarle dall’interno, utilizzando la sua astuzia per sfruttare i punti deboli e i segreti più oscuri dei suoi nemici, in una sorta di contrappasso infernale. Ma sì sa: anche la vendetta ha un costo, che neanche il tesoro più grande è in grado di ripagare.

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Il Conte di Montecristo: un grande cast internazionale

A dare vita ai personaggi di Dumas un eccezionale cast internazionale, con Sam Claflin a vestire i convincenti panni prima di Edmond e poi del Conte di Montecristo: due ruoli che si sovrappongono ma che allo stesso tempo sono agli opposti. Jeremy Irons è il suo “precettore”, l’Abate Faria, mentre Ana Girardot è la catalana Mercedes, amata da Edmond, che credendolo morto andrà avanti con la sua vita trasferendosi a Parigi e sposando un altro uomo. 

 

Mikkel Boe Følsgaard (il procuratore Villefort), Blake Ritson (Danglars) e Harry Taurasi (Fernand, il cugino e futuro marito di Mercedes) sono coloro che rovinano la vita di Edmond, e contro i quali si rivolgerà primariamente la vendetta del Conte di Montecristo. Ben quattro i volti italiani, che hanno recitato in inglese - e si sono ridoppiati in italiano - e che compariranno dalla terza puntata in poi: Michele Riondino e Lino Guanciale sono Jacopo e Vampa, le mani armate del Conte, Gabriella Pession è Hermine, la moglie di Danglars, mentre Nicolas Maupas è Albert de Morcef, figlio di Mercedes e Fernand, nonché chiave di ingresso del Conte di Montecristo nell’alta società parigina e nei salotti dei suo i nemici.

I primi due episodi della serie tv Il Conte di Montecristo

Un grande intrigo che però la serie di Rai 1 sembra riuscire a raccontare in maniera piuttosto ordinata, permettendo al pubblico di seguire facilmente la trama e di collocarla in maniera coerente all’interno del momento storico e delle ripercussioni che ha sulla vita dei protagonisti. 

 

Un po’ ridondante la scelta di visualizzare stati d’animo, ricordi e momenti di introspezione dei personaggi con flashback di scene presentate poco prima, con il rischio di cadere nel didascalico e di non chiedere allo spettatore neanche un minimo sforzo mnemonico. 

 

In ogni caso, la volontà di realizzare un prodotto “internazionale” si evince anche dalla cura dedicata ai costumi (anche se le divise dei gendarmi forse fin troppo ‘curate’, quasi finte) e alla fotografia, che privilegia colori desaturati, così come alla colonna sonora, che armonizza perfettamente con il tessuto delle scene.

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Insomma, una serie che promette di portare sul piccolo schermo una versione fedele de Il Conte di Montecristo: non mancano naturalmente alcuni rimaneggiamenti, come anticipato in conferenza dal cast, ma solo con l’intento di dare più profondità ad alcuni personaggi, come quello della Hermine Danglars di Gabriella Pession. Non ci resta che godercela, puntata dopo puntata, come avremmo fatto con un vero feuilleton. 

Il Conte di Montecristo va in onda dal 13 gennaio in prima serata su Rai 1 per quattro lunedì

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