Rientrare nella testa della giovane Riley, dopo quasi un decennio, è - di nuovo - un vero e proprio uragano di emozioni. Inside Out 2, il film Disney e Pixar nei cinema italiani a partire dal 19 giugno, è un sequel riuscito, divertente e commovente, nonostante qualche ripetizioni di troppo e una visione a tratti troppo semplicistica.
Nel seguito di Inside Out, film vincitore del Premio Oscar® nel 2015, ritroviamo infatti la protagonista Riley, ormai adolescente. Con l’allarme lanciato dalla sirena della “pubertà” il Quartier Generale - gestito ottimamente da Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto - viene stravolto dall’arrivo di nuove emozioni: Ansia, Invidia, Ennui e Imbarazzo.
E così anche il “Senso di Sé” germogliato nei primi 13 anni di vita di Riley dalle convinzioni della ragazza, viene estirpato, per fare spazio a una “nuova Riley”.
A prendere il sopravvento è Ansia, che conquista la plancia di comando nella testa di Riley e allontana tutte le “vecchie” emozioni, considerandole inadeguate a gestire il cambiamento che inevitabilmente la ragazza sta mettendo in atto.
Riley si troverà così ad affrontare in modo decisamente turbolento il summer camp di hockey, che potrebbe segnare il suo ingresso nella squadra di hockey del liceo cui vorrebbe iscriversi: conosce nuove compagne di squadra, mette in dubbio amicizie storiche, si mette duramente alla prova nel tentativo di sentirsi all’altezza della situazione e delle aspettative altrui. Mentre Gioia, Tristezza, Rabbia, Disgusto e Paura affrontano un lungo viaggio nei meandri della mente di Riley - una situazione che replica forse un po’ troppo quella del primo film - Ansia mette in atto il suo piano per creare un nuovo “Senso di Sé” per la ragazza.
Ansia, in realtà, non è un nemico: «Il mio lavoro è preoccuparmi dei problemi che non si vedono», dice. Troppo amore? E nel tentativo di assicurarsi che Riley sia al sicuro e venga accettata dagli altri, Ansia la spinge a cambiare.
Il turbine che provoca Ansia è decisamente impattante e, siamo certi, la rappresentazione dell’attacco di ansia che la Pixar riesce a portare sullo schermo colpirà nel profondo anche il pubblico più maturo.
Sarà come dare forma e colore a ciò che - fin troppo spesso - ci troviamo ad affrontare anche nel quotidiano. Sarà, infine, soltanto grazie alla collaborazione di tutte le emozioni che Riley riuscirà a far fiorire la sua sfaccettata personalità.
Il messaggio, quindi, sembra essere chiaro, e di fatto ribadisce quanto avevamo imparato già nel primo capitolo di Inside Out: non ci sono emozioni buone o emozioni cattive, ognuna ha un suo ruolo e un suo valore, è giusto fare spazio a tutte, imparare a conviverci. Certo, meno facile è capire quale emozione “mettere in plancia di comando”, cosa che in Inside Out 2 sembra avvenire in modo troppo repentino, semplificando alcuni cambiamenti e il modo in cui le emozioni interagiscono tra loro. Se Ansia viene caratterizzata in maniera più corposa, Ennui - che rappresenta la Noia ma anche la pigrizia che in alcuni casi è propria dell’adolescenza - viene ad esempio presentata in modo fin troppo sbrigativo.
Un lavoro che comunque è stato costruito, come hanno raccontato in conferenza stampa il regista Kelsey Mann e il produttore Mark Nielsen, grazie alla collaborazione di numerosi psicologi che hanno accompagnato il team Disney e Pixar in questo “viaggio mentale”.
Ad influenzare la sceneggiatura anche quanto avvenuto a livello mondiale: «Ansia faceva parte della nostra storia fin dall’inizio, ma pensando all’impatto che questi ultimi anni hanno avuto su tutti noi – soprattutto sugli adolescenti – ci sembrava il momento storico giusto per affrontare questo tema».
In ogni caso, quello che bisogna riconoscere al regista Kelsey Mann e agli sceneggiatori Meg LeFauve e Dave Holstein, è la grande capacità di creare un prodotto che ancora una volta riesce a parlare ad un pubblico trasversale. Inside Out 2 è un film che può essere letto su più livelli e in cui chiunque - sia un adolescente che un quarantenne - può ritrovare qualcosa di sé e trarne spunto di riflessione. Lasciandosi andare a tutte le emozioni.
Genere: animazione, commedia
Paese, anno: USA, 2024
Regia: Kelsey Mann
Sceneggiatura: Dave Holstein, Meg LeFauve
Fotografia: Adam Habib, Jonathan Pytko
Montaggio: Maurissa Horwitz
Interpreti: Adèle Exarchopoulos, Amy Poehler, Ayo Edebiri, Kensington Tallman, Lewis Black, Maya Hawke, Phyllis Smith, Tony Hale Liza Lapira
Colonna sonora: Andrea Datzman
Produzione: Pixar Animation Studios, Walt Disney Pictures
Distribuzione: Disney Pictures
Durata: 96'
Data di uscita: 19/06/2024