Costa australiana: Josh (Xavier Samuel) sta per trasferirsi a Singapore con la fidanzata Tina (Sharni Vinson). Una mattina, mentre lavora come guardaspiaggia, il suo migliore amico, nonché fratello di Tina, Rory viene ucciso da uno squalo bianco mentre controlla una boa. Un anno dopo, Josh, dopo la rottura con Tina, si trova a sbarcare il lunario lavorando come commesso in un supermercato. Una mattina, durante una rapina, il luogo di lavoro del ragazzo viene devastato da un terribile tsunami. I pochi sopravvissuti dovranno cercare di cavarsela e di uscire dalle macerie evitando di finire tra le fauci di un enorme squalo bianco che si aggira per i sotterranei del supermercato, ridotto ormai a un profondissimo lago. Con l'estate praticamente agli archivi esce nelle sale italiane un nuovo capitolo della sterminata cinematografia riguardante la creatura più spaventosa e al contempo affascinante degli abissi marini: lo squalo. Dal capolavoro di Steven Spielperg del 1975, attraverso tentativi più o meno riusciti di cavalcare l'onda del suo straordinario successo, passando per i poco entusiasmanti sequel ed emuli come la scadente saga di Shark Attack e svariate pellicole caratterizzate da mezzi ed esiti mediocri - si pensi a film come Red Water - Terrore sott'acqua o ai due imbarazzanti Magashark -, il predatore subacqueo ha sempre goduto di una grande fortuna al cinema. L'attrazione/repulsione che caratterizza la sua ferocia e il suo sguardo gelido di terrore rappresenta la sintesi del devastante, spietato e irrefrenabile dominio della Natura, dei suoi meccanismi e dei suoi princìpi, in un'equilibrio di forze, di scontri, di instabilità polari tra predatore e preda in cui l'essere umano, da cacciatore, vede calpestato il suo ruolo sotto una più ampia e assoggettante legge universale. Kimble Rendall, noto a Hollywood come regista di seconda unità (in set come quelli di Matrix Reloaded e Matrix Revolution, Casanova, Ghost Rider, Underworld - La Ribellione dei Lycan) gira un film veloce e adrenalinico in cui, se personaggi e vicende appaiono più che scontati (il ragazzo in fuga dal passato, la bella ribelle croce e delizia del padre poliziotto, il criminale che si riscatta nel momento di difficoltà, il secchione, la coppia bionda/palestrato), il ritmo non cala mai e lo smisurato pericolo inserito nelle ridotte dimensioni dell'ambiente circostante creano un clima di sottile e continua tensione. Efficaci alcune trovate - sempre tenuta in stretta considerazione il genere, le poche pretese e il target dell'operazione - come i salti dello squalo e la gabbia improvvisata costruita per evitare gli attacchi del predatore. Il 3D aggiunge davvero molto poco al prodotto finale. Per un pubblico giovane alla ricerca di svago e brividi scontati.