Dopo una carriera trentennale senza cedimenti (un pó di stanchezza nel precedente Notti magiche), doveva capitare anche a uno come Paolo Virzì di sbagliare un film: il passo falso arriva proprio con Siccità, presentato fuori concorso al 79esimo Festival di Venezia. C’è un po' di tutto dentro la pellicola numero quindici del regista livornese: il collasso ambientale e le epidemie, i social e l’informazione, la politica e le rivolte giovanili.
Opera corale dove è difficile isolare una trama, Siccità racconta di un presente concreto ma distopico.
In una Roma sahariana in ginocchio per una profonda crisi idrica ed una nuova epidemia, l’acqua è razionata e le blatte sono causa di febbri e narcolessia
Nella città si intrecciano, tra pubblico e privato, le vite di diversi personaggi: tra di loro una moglie che fantastica su un nuovo amore e parla alle sue piante, un uomo che ha perso tutto e parla col cane, un idrologo da salotti televisivi che conquista una nota attrice, una dottoressa che in ospedale ritrova l’uomo sbagliato che forse era quello giusto, la figlia onesta di un industriale e un pericoloso addetto alla sicurezza, un attore fuori dal giro che si reinventa poeta-influencer.
Tra dramma ecologico e commedia apocalittica, Virzì esce dalla comfort zone con un’opera ambiziosa e trabordante dalle parti di Magnolia. Si riconosce la mano del regista in qualche sussulto emotivo (come una canzone che parte All’improvviso) e in qualche battuta felice sulla pochezza dei nostri tempi: «Quante pagine hai scritto, che bravo che sei!», «Mamma, non mi hai messo il cuore alla poesia di Carver».
Carrellata di volti più o meno noti del cinema, che spesso impersonificano ironicamente i propri fallimenti, tra i quali non spicca nessuno, com’è giusto che sia.
Più di due ore per una sorta di sussidiario della contemporaneità che poco convince e poco coinvolge, perché mancano la compattezza narrativa e l’umanità dei personaggi alle quali ci aveva abituati: ironia della sorte che nella filmografia di Paolo Virzì si chiami Siccità proprio la sua pellicola più arida. Lo aspettiamo al prossimo giro.
Genere: commedia
Titolo originale: Siccità
Paese, anno: Italia | 2022
Regia: Paolo Virzì
Sceneggiatura: Francesca Archibugi, Francesco Piccolo, Paolo Giordano, Paolo Virzì
Fotografia: Luca Bigazzi
Montaggio: Jacopo Quadri
Interpreti: Beatrice Schiros, Claudia Pandolfi, Diego Ribon, Elena Lietti, Emanuela Fanelli, Emma Fasano, Francesca Turrini, Gabriel Montesi, Liliana Fiorelli, Max Tortora, Monica Bellucci, Sara Serraiocco, Silvio Orlando, Tommaso Ragno, Valerio Mastandrea, Vinicio Marchioni
Colonna sonora: Carlo Virzì
Produzione: Vision Distribution, Wildside
Distribuzione: Vision Distribution
Durata: 97'
Data di uscita: 29/09/2022