Non hanno scambiato le buste e nemmeno il presentatore. Anche quest’anno Alessandro Cattelan ha condotto la serata dei David di Donatello. L’edizione del 2017 è cominciata sulla falsa riga della precedente: tanta ironia, tagliente e mai banale, sul cinema e sul mondo degli attori. Questo carrozzone che, di volta in volta, trascina e coinvolge moltissime persone. Cattelan ne ha ricordate un po’ tra battute al vetriolo e umorismo raffinato, trovando anche il modo per commemorare Gian Luigi Rondi, presidente e fondatore della manifestazione, scomparso lo scorso anno. Come da programma, si respirava l’aria delle grandi occasioni senza rinunciare alla dinamicità e alla scorrevolezza. Tanti volti noti per altrettanti premiati, che hanno potuto sviscerare le proprie emozioni in appena 45 secondi di discorso (questo era il tempo concesso ad ognuno). Se li è fatti bastare Paolo Virzì, dopo essersi aggiudicato la statuetta come Miglior Regista. Stavolta La Pazza gioia l’ha condivisa insieme alla sua compagna Micaela Ramazzotti, tra le protagoniste del film. Per il regista toscano è un bis, dopo che nel 1995 vinse il David come miglior direttore esordiente. Non contento, Paolo Virzì ritira anche il premio per il miglior film dell’anno. Ha ringraziato, invece, tutto il cast con cui ha convissuto per mesi di lavorazione, Stefano Accorsi che ha ritirato il premio come Miglior Attore Protagonista. Il pilota Loris De Martino ha messo la quinta, lasciandosi dietro attori come Toni Servillo, Sergio Rubini, Michele Riondino e Valerio Mastandrea (questo ultimo consolatosi comunque con il riconoscimento di miglior attore non protagonista del film Fiore). Tra le donne, invece, trionfa Valeria Bruni Tedeschi – protagonista del film di Paolo Virzì – come miglior attrice. Durante il discorso di premiazione la Bruni Tedeschi si è esibita in un monologo emozionante che ha intervallato comicità e sentimento. Spazio anche alla musica, dove a primeggiare è stato Enzo Avitabile ottenendo ben due statuette per la sua collaborazione al film Indivisibili: miglior musicista e miglior canzone originale. Restando in tema di originalità, Volfango De Biasi ritira il premio come regista di Crazy for Football: The Craziest World Cup, decretato miglior documentario di lungometraggio: la dimostrazione di come lo sport può ancora emozionare e riabilitare. Menzione speciale della serata a Roberto Benigni, un David alla carriera che suona come un tributo di riconoscenza per i suoi film che tanto hanno dato al recente passato del nostro Paese. Premio con dedica speciale alla moglie, compagna di una vita anche sul set: «Questo premio in realtà appartiene a lei, vorrei che in cuor suo me lo dedicasse». Le dediche non sono mancate nemmeno fra gli esordienti. Marco Danieli ha portato sul gradino più alto del podio La ragazza del mondo: il premio per la miglior regia esordiente è suo con tanti ringraziamenti a Michele Riondino, che ha interpretato alla perfezione il ruolo di Libero, protagonista di una storia d’amore che prova ad abbattere barriere e tabù religiosi. Insomma, anche quest’anno, il cinema italiano ha lanciato segnali positivi. Il David per il miglior film straniero 2017 se lo aggiudica Tom Ford con Animali notturni, che arriva subito dopo Ken Loach e il suo Io, Daniel Blake considerato il miglior film dell’unione europea. L'elenco completo dei premi. MIGLIOR FILM Paolo Virzì – La pazza gioia MIGLIOR REGISTA Paolo Virzì – La pazza gioia MIGLIOR REGISTA ESORDIENTE Marco Danieli – La ragazza del mondo MIGLIOR SCENEGGIATURA Nicola Guaglianone, Barbara Petronio, Edoardo De Angelis – Indivisibili MIGLIOR SCENEGGIATURA ADATTATA (NOVITÀ 2017) Gianfranco Cabiddu, Ugo Chiti, Salvatore De Mola – La stoffa dei sogni MIGLIOR PRODUTTORE Attilio De Razza, Pierpaolo Verga – Indivisibili MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA Valeria Bruni Tedeschi – La pazza gioia MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA Stefano Accorsi – Veloce come il vento MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA Antonia Truppo – Indivisibili MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA Valerio Mastandrea – Fiore MIGLIOR AUTORE DELLA FOTOGRAFIA Michele D'Attanasio – Veloce come il Vento MIGLIOR MUSICISTA Enzo Avitabile – Indivisibili MIGLIOR CANZONE ORIGINALE Enzo Avitabile, Abbi pietà di noi – Indivisibili MIGLIOR SCENOGRAFIA Tonino Zera – La pazza gioia MIGLIOR COSTUMISTA Massimo Cantini Parrini – Indivisibili MIGLIOR TRUCCATORE Luca Mazzoccoli – Veloce come il vento MIGLIOR ACCONCIATORE Daniela Tartari – La pazza gioia MIGLIOR MONTAGGIO Gianni Vezzosi – Veloce come il vento (1 David e 2 candidature) MIGLIOR SUONO Angelo Bonanni, Diego De Santis, Mirko Perri e Michele Mazzucco – Veloce come il vento MIGLIORI EFFETTI DIGITALI Artea Film & Rain rebel Alliance International Network - Veloce come il vento MIGLIOR DOCUMENTARIO DI LUNGOMETRAGGIO Volfango De Biasi – Crazy for Football: The Craziest World Cup MIGLIOR FILM DELL’UNIONE EUROPEA Ken Loach – Io, Daniel Blake MIGLIOR FILM STRANIERO Tom Ford – Animali notturni DAVID GIOVANI Pierfrancesco Diliberto – In guerra per amore DAVID SPECIALE ALLA CARRIERA Roberto Benigni SOCIAL FUTURE AWARD Michele Vannucci – Il più grande sogno