Con un investimento di appena 5 milioni di dollari, Jackass – The Movie, che poteva contare sullo stuolo di fan dello show televisivo trasmesso su MTV, incassò solo in America la bellezza di 65 milioni. Era inevitabile pensare che di lì a breve si sarebbe visto un sequel, ma il cast di ragazzacci politically incorrect, ritiratosi dalle scene televisive dopo la terza serie dello show conclusosi nel 2002, fece penare quattro anni prima di riportare alla ribalta i propri grotteschi e masochistici sketch. Ecco che allora il circo di Jackass riapre i battenti, e per la grande occasione riunisce l’intero cast originale (che nel frattempo si era sparpagliato, proseguendo individualmente a seguire “la propria vocazione demenziale”). Jackass Number Two rimette in pista Johnny Knoxville, Bam Margera, Ryan Dunn, Chris Portius, Steve-O, Jason “Wee Man” Acuna e Dave England, pronti a cimentarsi in nuove imprese insensate e violente. Trovarli di nuovo tutti insieme ha lo stesso effetto di rivedere un gruppo di amici che si era perso di vista da troppo tempo. Per quanto riguarda la “trama” del film, se così la si può chiamare, non è né più né meno rispetto al capitolo precedente o allo show tv: un collage di gag, clip e stunt che passa in rassegna tutto il campionario demenziale del gruppo di Jackass. Ancora una volta si spazia dalle candid camera (il biglietto sul muro dell’albergo) agli scherzi tra amici (Wee Man e lo sgabello elettrificato; il terrorista in taxi), dal masochismo convulso (la pesca con Steve-O; la sanguisuga nell’occhio) sino a sfiorare vette demenziali e vomitevoli. Il tutto, ovviamente, è condito da un’ottima colonna sonora (esilarante la scena finale sulle note di The best of times) e da una parata di cammei d’eccezione: l’attore Like Wilson, il regista Spike Jonze (creatore della serie stessa), Mike Judge (ideatore di Beavis and Butt-Head) oltre che agli aficionados Tony Hawk e Matt Hoffman. Al di là del discutibile aspetto contenutistico di questo tipo di prodotto (ma chi va a vedere un film come Jackass è psicologicamente preparato a dover scollegare il cervello) è innegabile la creatività masochistica dei protagonisti che trovano nuovi e imprevedibili modi per farsi del male (uno su tutti il bunjee jumping umano con Wee Man e Praston Lacy). Sebbene, infatti, non venga proposto nulla di nuovo allo spettatore, il limite del mostrabile viene spinto ancora più in là da scene al limite del guardabile: basti pensare a Steve-O che si trafigge la guancia con un gancio, a un bel primo piano di un escremento umano oppure agli atti coprofagi commessi su feci di mucca o alla vomitevole scena di un bicchiere di sperma di cavallo bevuto tutto d’un fiato, passando per i peli pubici incollati al viso come se fossero barba. Certo, vedere questo gruppo di ragazzotti più vicini ai quaranta che ai venti comportarsi come teenager mentecatti lascia spiazzati e perplessi, ma se si libera la mente da qualsiasi preconcetto è indubbio che Jackass Numer Two sia un prodotto perfettamente riuscito nel suo genere, superiore persino al primo capitolo. Quando il film uscì nelle sale, sul sito RottenTomatoes.com apparve il commento "vi sfido a non ridere". Una sfida molto difficile da vincere.