La vita e il genio di Salvador Dalì. Il personaggio e l'artista. L'uomo Dalì viene raccontato attraverso le geografie, i luoghi che hanno sancito la sua arte e l’amore infinito con Gala. E la ricerca dell’immortalità, di una vita eterna. Partendo dalle case abitate dal pittore, il documentario del regista David Pujol ci restituisce un ritratto inedito del famoso artista spagnolo insieme alla direttrice del Museo Dalì Montse Aguer Teixidor e del coordinatore delle case Museo Dalì, Jordi Artigas. Partendo da una cella di 22 metri quadri a Portlligat, Dalì costruisce nella località portuale della Catalogna una casa cellulare immensa aggiungendo man mano le casette che si trovavano attorno alla cella originaria, fino a ottenere un parco di ulivi dove artisti, personaggi pubblici e giornalisti amavano trascorrere il loro tempo e prendere parte alle performance dell'artista nel suo momento di massima fama. Una casa condivisa con Gala, sua musa e sua amata, parte attiva nella creazione di questo nido. Con Gala, Salvador può creare il suo mondo e la sua casa-studio dove dipingere e creare la sua arte. Una casa che diverrà un parco d'incontri e creatività. Ma a Gala tutto questo trambusto, che è l'essenza vitale di Dalì, finisce per stare stretto. Salvador decide quindi di regalarle un castello vicino alla sua proprietà, Pùbol. Una residenza dell'XI secolo nella provincia di Girona, che Dalì acquista nel 1969 per donarlo alla sua amata e restituirle quella dimensione più intima, che nella casa di Portlligat le era stata tolta. Gala accetta il dono, ma a solo una condizione: che il suo amato la possa andare a visitare solo dopo aver ricevuto un invito scritto da lei. Nonostante sia la dimora di Gala, anche qui Dalì ci mette lo zampino e decide di decorare gli interni e gli esterni col suo personale tocco artistico, realizzando nel grande parco sculture con i caratteristici elefanti a zampe lunghe e vari mostri e ricreare l'atmosfera dell'adorato Bosco di Bomarzo. Dopo la morte di Gala, il castello divenne la dimora solitaria dell'artista che cadde in una forte depressione. Al punto da volersi trasferire nel suo teatro-museo di Figueres, luogo dove passò gli ultimi giorni di vita, concentrato su studi e ricerche. David Pujol ci porta nel mondo inedito di Salvador Dalì. Un uomo riservato, che cerca la casa dei sogni sul mare, a Portlligal, dove creare quegli universi surreali che amiamo. Il luogo in cui Dalì si sente a casa, il luogo in cui decide di vivere insieme alla donna della sua vita. Un luogo che si sviluppa con lui e che, come una sorta di organismo vivente, ingloba le vite dei due amanti e con loro cresce e si sviluppa. Fino a diventare, davvero, come Dal, immortale.