Migliore sceneggiatura a Cannes 2024, The Substance è un film horror dedicato al corpo delle donne, alla necessità indotta di perfezione e all’idea generata nella società patriarcale che le donne non debbano invecchiare mai.
Elisabeth Sparkle (Demi Moore) è stata un’attrice vincitrice di Oscar che ora conduce un programma di fitness, alla Olivia Newton-Jones.
Il suo corpo perfetto viene esibito in un corridoio che sembra infinito, con foto in body e posizioni provocanti. Fino a che l'attrice non si rende di essere vecchia, entrando per necessità nel bagno dei maschi e sentendo il suo capo che vuole rimpiazzarla con una più giovane e bella di lei. Così, a 50 anni, Elisabeth si trova da un momento all’altro senza lavoro.
Mentre è in macchina, distratta dall'osservare un cartellone pubblicitario che viene tirato giù, fa un incidente: eppure il suo corpo non ha un graffio e continua a essere perfetto. L'infermiere che la dimette le mette nella tasca del cappotto una chiavetta con sopra la scritta The Substance.
Nella chiavetta c’è un video di istruzioni per questa nuova sostanza che dovrebbe farti ringiovanire e, dopo una serata in solitaria immersa nell'umore nero, Elisabeth decide di fare il suo primo ordine a The Substance.
The Substance è un film sul doppio: come capiamo dalla scena iniziale, la sostanza non fa diventare giovani, ma crea un doppio più bello e più giovane di te.
Il doppio vive la sua vita per una settimana e una settimana vive la matrice, così via finché non si vuole “terminare” l’operazione. La cosa più importante è che tutte e due i corpi mantengano l’equilibrio e soprattutto si ricordino che sono un’unica persona. Sappiamo già che qualcosa andrà storto, se no dove sta il divertimento?
Il doppio più giovane e bello di Demi Moore è interpretato da Margaret Qualley, un'attrice di nome Sue, che realizza ciò che Elisabeth vuole: riprendersi il suo lavoro alla tv con il suo corpo perfetto e tutte le moine che fanno perdere la testa alla società patriarcale, impersonata da Harvey (un pazzesco Dennis Quaid).
The Substance parla di come alle dive del grande e del piccolo schermo sia impedito invecchiare. Pensiamo a quante volte le attrici vengono sbattute in prima pagina senza trucco o vengono attaccate per il loro aspetto; di recente ha fatto scalpore un episodio capitato a Julia Roberts che, postando sui social una tenerissima foto con la nipote, si è sentita commentare quanto sia vecchia e brutta.
Le attrici sono bambole, da gettare via nel momento in cui compare una ruga. «It stops», dice a un certo punto del film Harvey a Elisabeth, senza finire la frase. Frase che rimarrà impressa nella mente di Elisabeth per tutto il film, con un punto di domanda: che cos’è che finisce?
Ma soprattuttoThe Substance è un film sul corpo femminile. Fin dal principio la telecamera si sofferma su tette e culi delle protagoniste, sul loro sangue e sulla loro carne.
Tutta questa ostentazione ci porta subito a pensare alla nuova carne di David Cronenberg, autore da cui sicuramente la regista Coralie Fargeat impara la lezione. Ma non solo: apprende anche da Kubrick e Lanthimos per l’uso del grandangolo e riprese di perfetta simmetria, alle quali aggiunge colori pop saturi, che quasi infastidiscono per quanto abbagliano.
Se per Barbie è stato usato quasi tutto il rosa esistente sulla faccia della terra, qui siamo sicuri che le scorte di sangue finto siano finite per molti film horror a venire. Senza fare spoiler, possiamo dire che nella seconda parte del film viene fuori tutto ciò che è anche disgustoso nel corpo di una donna.
Non solo le secrezioni (ovviamente in questo caso portate a un livello altissimo di disgusto e degrado) ma soprattutto il sangue, elemento imprescindibile con cui una donna ha a che fare ogni 28 giorni in un ciclico riproporsi di violenza e purificazione.
La fine del film ci fa comprendere come la ricerca di bellezza e perfezione sia l'azione più violenta che ci sia e, soprattutto nel mondo dello spettacolo, fa diventare le donne meschine e pronte a tutto. Pur di scappare dalla vecchiaia siamo disposte a uccidere il nostro vero io. Ma non è mai abbastanza, perché quella che pensavamo essere la versione migliore di noi stessi non è di nuovo soddisfatta. Come in un cerchio senza fine.
Genere: commedia, fantascienza, grottesco, horror, thriller
Titolo originale: The Substance
Paese/Anno: Francia, GB, USA | 2024
Regia: Coralie Fargeat
Sceneggiatura: Coralie Fargeat
Fotografia: Benjamin Kracun
Montaggio: Coralie Fargeat, Jerome Eltabet, Valentin Feron
Interpreti: Demi Moore, Dennis Quaid, Hugo Diego Garcia, Joseph Balderrama, Margaret Qualley, Philip Schurer
Colonna sonora: Raffertie
Produzione: A Good Story, Working Title Films
Distribuzione: I Wonder Pictures
Durata: 140'