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Sul mare

31/03/2010 11:00

Emidio De Berardinis

Recensione Film,

Sul mare

Salvatore ha quasi vent’anni...

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Salvatore ha quasi vent’anni. Vive a Ventotene, un’isola che conosce soltanto due stagioni: “la stagione e il fuoristagione”. Così come l’esistenza di Salvatore, che d’estate vive sul suo tanto amato mare, trasportando i turisti con la sua barca, mentre d’inverno è costretto a lavorare su un’altra isola improvvisandosi muratore in un cantiere. La sua vita procede così scandita senza particolari entusiasmi fino a quando non incontra Martina, una ragazza di Genova in vacanza a Ventotene. I due si conoscono e si innamorano, ma l'estate finisce e Martina riparte, rendendosi irreperibile. Salvatore che aveva reso la ragazza il suo mondo e la sua gioia sembra impazzire e non riesce a farsene una ragione. Poi torna l'estate e, con essa, Martina.


Tratto dal romanzo di Anna Pavignano In bilico sul mare, Sul Mare è il settimo film di Alessandro D'Alatri. Il regista cerca un nuovo esordio e confeziona un film fresco e giovane, scritturando attori emergenti e girando completamente in digitale la sua storia. A partire dalla scena iniziale, a cui si ricollega nel finale, l'intero film è un flashback che rende degna e nota la vita di una delle morti “bianche” del lavoro “nero”, tanto nominate ma mai approfondite. Una riflessione sulle diversità geografiche italiane, uno spaccato su un’isola silenziosa, un mare che si fa lirico e la stessa vecchia storia dell’amore che dà e che toglie, dal punto di vista di chi, estate conclusa, rimane. Se prima di morire l'intera vita passa davanti come un film, è proprio questo che D'Alatri ci mostra, il breve film di un giovane, girato con mezzi quasi amatoriali in un linguaggio attuale, leggero. Anche il problema delle morti bianche, all'apparenza trattato con troppa superficialità è filtrato con gli occhi innocenti del protagonista che rende il tutto ancora più crudele.


Purtroppo alcune sbavature, come l'insistenza della voce over, a volte “troppo” amatoriale, e il personaggio di Martina, poco realistica nella sua insoddisfazione esistenziale, non garantiscono al film la convinzione a cui aspira. Sul mare è un film “non solo per i giovani, ma soprattutto sui giovani” annuncia D'Alatri, ideale per chi vive al mare e ha nel cuore storie estive, poi finite con il peso dell'inverno. È una storia piacevole, drammatica, innocente e scorrevole, ma che tuttavia, nell’insieme, risulta poco convincente.


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