Veloce come un razzo intergalattico, arriva direct-dvd, ad un anno di distanza da Lilo & Stitch, il seguito ufficiale del lungometraggio animato che ha educato alla diversità e al rock and roll. La trama si alleggerisce dei risvolti sociali per abbracciare le dinamiche avventurose più classiche. I Blues Brothers prendono brevemente il posto di Elvis Presley - la cui musica pare abbia smesso di interessare l'irrequieto protagonista – e i nuovi 625 esperimenti donano un po' di varietà ad un plot approssimativo che procede troppo di fretta. Stitch è tornato sulla Terra. La nuova vita non è semplice a causa della sua difficoltà di integrazione, ma per fortuna conta sull'appoggio di Pleakley e Jumba, che insieme sono entrati a far parte della grande famiglia di Lilo. Tuttavia qualcuno di loro nasconde un segreto: Jumba ha spedito sulla Terra tutti gli altri 625 esperimenti, ora pretesi dal malvagio capitano Gantu che lavora per conto del Dottor Jacques Von Hämsterviel. Spetterà a Lilo e Stitch rimettere pace sul pianeta e salvare tutti gli esperimenti che per Stitch non sono altro che "cugini", ovvero parenti acquisiti. Il film, sviluppato da DisneyToon Studios - il reparto della multinazionale che si occupa di prolungare televisivamente la vita di prodotti di successo - è uno spin-off non molto riuscito che ruota attorno alla figura di Stitch e al concetto di famiglia, unico leit motiv che lo lega al prequel. Nel titolo viene a mancare la piccola Lilo, anche se la sua presenza viene garantita in quanto necessaria all'identità stessa della pellicola. L'accento viene posto sull'alieno poiché, specialmente quando non è antropomorfo, porta vantaggi creativi immediati e semplici da sviluppare. Eppure quella ricreata con Provaci ancora Stitch! è una distanza dall'originale pericolosa, che lancia l'allarme stanchezza in anticipo sui tempi previsti - ristabilità parzialmente con il terzo capitolo, più sensibile alla diegesi di Lilo & Stitch. L'invenzione delle 625 nuove entrate – in realtà due effettivi più alcune comparse – non permettono al film di compiere una piena evoluzione, anzi palesano la volontà di estendere atmosfere e personaggi a soli fini commerciali. Perfino le manie distruttive di Stitch vengono attenuate dalle esuberanze dei nuovi esperimenti, e il tema dell'accettazione del diverso ha qui terminato le cose da dire. Le animazioni e i disegni sono meno particolareggiati, la sceneggiatura ha subito una drastica semplificazione e le musiche non possono competere con le leggendarie tracce di Elvis. Chiamarlo sequel sarebbe offensivo.