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Il ragazzo dai pantaloni rosa (2024), la recensione: il film con Claudia Pandolfi contro il bullismo

08/11/2024 19:00

Costanza Carla Iannacone

Recensione Film, Film Drammatico, Film Italia, Claudia Pandolfi, margherita ferri, Giffoni24,

Il ragazzo dai pantaloni rosa (2024), la recensione: il film con Claudia Pandolfi contro il bullismo

La storia di Andrea è raccontata in prima persona, dal giorno della sua nascita alla tragica fine, avvenuta in maniera prematura e non premeditata.

Il ragazzo dai pantaloni rosa prende spunto da un fatto di cronaca realmente accaduto nel 2012 nei confronti del quindicenne Andrea Spezzacatena: l’adolescente fu bullizzato dai suoi compagni di classe, i quali crearono una pagina Facebook - intitolata per l’appunto “Il ragazzo dai pantaloni rosa” - dove si divertivano a prenderlo in giro a causa di un paio di calzoni che un giorno Andrea indossò per recarsi a scuola.

 

Il film è diretto da Margherita Ferri e ha come protagonisti Samuele Carrino (Andrea) e Claudia Pandolfi (Teresa Manes, la madre del ragazzo).

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La storia di Andrea è raccontata in prima persona, dal giorno della sua nascita alla tragica fine, avvenuta in maniera prematura e non premeditata. 

Lo sceneggiatore Roberto Proia ha deciso di “affidare” il racconto al ragazzo per meglio comprendere la fase delicata vissuta da un adolescente, con gli occhi e lo stato d’animo dei ragazzi di quell’età. Una scelta riuscitissima, vista la commozione del pubblico in sala.

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Paradossalmente, ciò che più sconvolge e rende tragica la storia è la prima scena del film: Teresa (Claudia Pandolfi) è su un letto d’ospedale; non la vediamo subito, l’inquadratura è fissa sulle pareti, sulle prese della corrente, sulle condutture del nosocomio e sui macchinari. 

Si odono singulti, lamenti, sembra che la donna stia lottando contro un dolore e in effetti è (anche) così: Teresa, infatti, sta per partorire Andrea. Questa prima scena, che unisce sofferenza e gioia, come ogni nascita, si porta dietro un significato tragico: quale donna, nel momento del parto, va a pensare che suo figlio avrà vita breve o, peggio ancora, si suiciderà?

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La pellicola prosegue mostrando Andrea come un ragazzo disciplinato, sia a scuola che in famiglia, e si prodiga per far stare bene tutti: il fratello Daniele, la mamma, la nonna e i parenti ai quali fa visita durante le vacanze in Calabria; Sara, sua compagna di scuola e migliore amica (interpretata da Sara Ciocca) e, da ultimo, Christian Todi (Andrea Arru che abbiamo imparato a conoscerlo grazie all’interpretazione di Diabolik da ragazzo nella pellicola Diabolik, chi sei? dei fratelli Manetti). 

 

È proprio in questo “compagno” che Andrea ripone fiducia e ammirazione, incosciente del fatto che sarà lui a costruirgli l’inferno dentro e fuori le mura della scuola. 

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Andrea è un ragazzo sensibile ma eccentrico, ed  è questo suo modo di essere che lo porta a essere bersaglio di scherzi e battute da parte dei  compagni. La goccia che fa traboccare il vaso sono un paio di pantaloni rossi che, a causa di un lavaggio sbagliato in lavatrice dalla mamma, sfumano in rosa: Andrea li trova “fichissimi” e decide di indossarli comunque. Quei pantaloni segnano una volta per tutte il destino del ragazzo, che diventa “il passatempo” preferito di un gruppo di bulli. Oppresso da un senso di inadeguatezza e vergogna, un giorno di novembre del 2012, Andrea decide di togliersi la vita. 

 

Della morte vera e propria nel film non si fa menzione, se non nei titoli di coda: la scelta di parlare della vita di Andrea, invece che del suo suicidio, è stata voluta da Manes. Dopo la perdita del figlio, infatti, Teresa si è dedicata alla stesura di un libro per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del bullismo e del cyberbullismo e per fare in modo che simili episodi non accadano più. 

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Il ragazzo dai pantaloni rosa è stato presentato in anteprima al Giffoni Film Festival 2024 e, dal giorno della sua uscita, è stato il film più visto della settimana.

 

Oltre al grande successo di pubblico (che ci auguriamo continui a crescere ancora), ahimè, la pellicola è stata anche oggetto di un episodio spiacevole: fischi e insulti da parte di un gruppo di studenti durante una proiezione scolastica. Fortunatamente la questione si è chiusa con un lieto fine e con il pentimento dei ragazzi, che hanno realizzato un video contro il bullismo.


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Genere: drammatico

Paese, anno: Italia, 2024

Regia: Margherita Ferri

Sceneggiatura: Roberto Proia

Montaggio: Mauro Rossi

Fotografia: Martina Cocco

Interpreti: Claudia Pandolfi, Samuele Carrino, Sara Ciocca, Corrado Fortuna, Andrea Arru

Durata: 121 min

Distribuzione: Eagle Pictures

Produzione: Eagle Pictures, Weekend Films

Data di uscita: 7 novembre 2024

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