Esce nelle sale, distribuito da Academy Two, Memory del regista messicano Michel Franco. Si tratta di un autore non facile, per i temi che tratta e per il modo che ha di approcciarli nei suoi film: la violenza spesso raccapricciante di Nuevo Orden o lo scostante personaggio protagonista di Sundown ne sono solo un esempio.
Al contrario, pur affrontando in Memory tematiche complesse, Franco riesce ad apparire meno ruvido: la storia, certamente drammatica, è sviluppata sotto forma di commedia e, via via, assume i toni di una love story. Al centro due personaggi che, per motivi diversi, stanno ai margini della società e che percepiscono il peso del proprio passato.
Sylvia (Jessica Chastain) è donna single con una figlia adolescente, Anna (Brooke Timber). Abita a Brooklyn e ha un passato da alcolista: frequenta regolarmente le sedute degli Alcolisti Anonimi e lavora come assistente sociale presso un centro per disabili mentali.
Una sera, al rientro da una festa fra vecchi compagni di scuola, viene seguita sino a casa da un uomo visto fra gli invitati: la donna riesce a raggiungere il proprio appartamento, ma lo sconosciuto rimane per tutta la notte sotto la sua finestra.
La mattina seguente, Sylvia lo rivede - semisvenuto per il freddo - davanti a casa: dai documenti scopre che si tratta di un certo Saul Shapiro (Peter Sarsgaard), che aveva frequentato la sua stessa scuola e che soffre di demenza senile precoce. Stenta a ricordare il passato, sia quello prossimo sia quello remoto.
Fra l’uomo e la donna si accende un sentimento di amicizia che si trasforma, ben presto, in amore. La loro storia, però, deve fare i conti con il passato di entrambi: quello di Saul, cancellato dalla malattia; quello di Sylvia, rimosso per difendersi dai ricordi.
Il passato, allo stesso tempo assente e presente in entrambi, viene fuori a sprazzi: ad esempio sulle note di Whiter Shade of Pale, la canzone dei Procol Harum che Saul ascolta e riascolta all’infinito, fragile appiglio al quale aggrapparsi, inconsciamente, per non lasciarsi sfuggire quei pochi brandelli di passato che rimangono.
Dice il regista, nonché sceneggiatore, che la sua intenzione era quella di fare un film sulle persone che, per un motivo o un altro, vivono ai margini della società e per le quali «la loro incapacità di conformarsi alle aspettative, spesso affonda le proprie radici in eventi che esistono solo nella loro memoria. Ma a volte quella stessa emarginazione offre una via di fuga dalle ombre del passato e la possibilità di costruirsi una vita nel presente».
Infatti, nella storia d’amore fra Sylvia e Saul, si intravede una sorta di rinascita. Il passato non c’è più e loro possono così ripartire da zero, fra le difficoltà imposte dal mondo che li circonda ma, apparentemente, liberi dal fardello delle loro vite precedenti. Dapprima con circospezione, poi, lentamente ma con costanza, con passi sempre meno incerti.
Memory diventa così un film di formazione, sia per Sylvia e Saul, costretti a reimparare tutto, sia per Anna che, da giovane adolescente, dovrà trasformarsi in adulta per far sì che le ombre non tornino ad addensarsi sopra i due protagonisti.
- Genere: drammatico, sentimentale
- Paese, anno: Messico/USA, 2023
- Regia: Michel Franco
- Sceneggiatura: Michel Franco
- Fotografia: Yves Cape
- Montaggio: Michel Franco, Oscar Figueroa Jara
- Interpreti: Brooke Timber, Elsie Fisher, Jessica Chastain, Jessica Harper, Josh Charles, Merritt Wever, Peter Sarsgaard
- Produzione: Case Study Films, High Frequency Entertainment, Mubi, Screen Capital, Teorema
- Distribuzione: Academy Two
- Durata: 100'
- Data di uscita: 07/03/2024