Pearl è un film diretto da Ti West, co-sceneggiato dal regista e dall’attrice protagonista Mia Goth. Inserendosi nella trilogia horror-slasher X, come secondo film, ha lo scopo di indagare la storia delle origini del personaggio di Pearl, le sue relazioni familiari e il suo bruciante desiderio di essere una star.
Pearl è una giovane donna che vive ai margini di una cittadina del Texas durante gli anni difficili della Grande Guerra.
La protagonista ci viene mostrata nella fattoria dei genitori, insieme alla madre austera e al padre invalido, nell’attesa che il marito - Howard - torni dal fronte.
Fin dalle prime scene del film veniamo a conoscenza dell’ossessione di Pearl: il sogno di diventare un'attrice cinematografica, al pari di quelle giovani donne bellissime che vede danzare nelle pellicole in bianco e nero proiettate al cinema, luogo proibito e magico in cui si rifugia di nascosto dalla madre (personaggio castrante nei confronti delle sue fantasie).
Il ruolo della musica è fondamentale nel corso del film: il commento sonoro che sottolinea la tensione romantica e drammatica di alcune scene è uno degli elementi che Ti West prende in prestito dall’età d’oro di Hollywood.
L’unione stridente di un’estetica visiva e sonora che ci ricorda film come Il mago di Oz (1939) a una rappresentazione di temi narrativi che ricordano invece film come Non aprite quella porta (1974) contribuisce a evidenziare il senso di inquietudine su cui si basa il film di Ti West.
Si tratta, infatti, di un film che non punta tanto a terrorizzare i suoi spettatori e le sue spettatrici, quanto a far provare loro una sensazione di apprensione e disagio costante.
La sensazione è veicolata, tra le altre cose, dall’angoscia provata da alcuni personaggi – tra cui la madre di Pearl – nei confronti della pandemia influenzale che dilagava al tempo, grottesco specchio della nostra attualità.
Il sogno di Pearl di diventare una star è il secondo tentativo, dopo il matrimonio, di evadere dal controllo severo della madre e dalla vita misera che conduce nella fattoria, dove è isolata e privata del contatto umano (e sessuale).
Per tentare di valicare i confini prestabiliti dal suo ruolo domestico e sociale, quindi, prova a uscire dai margini del suo personaggio narrativamente e figurativamente: è indicativa, in questo senso, la scena in cui vediamo Pearl scalciare con divertimento infantile l’acqua al di fuori dei bordi della vasca da bagno, così come tutte le scene in cui Pearl si muove saltellando invece di camminare normalmente.
Pearl è un film che raggiunge bene il suo scopo prefissato, facendoci assistere alla discesa della protagonista verso l’oscurità. E non solo metaforicamente.
Mentre in una delle prime scene del film la figura di Pearl viene inondata dalla luce (fittizia, frutto delle sue fantasticherie a occhi aperti), il buio raggiungerà progressivamente la protagonista fino a inglobarla completamente.
L'eccezionale performance di Mia Goth trasmette perfettamente la dualità del suo personaggio, diviso tra quieta disperazione e aggressività furiosa; un personaggio complesso che cattura l’attenzione dello spettatore con inquietante magnetismo e non lo lascia fino all’ultima inquadratura. Un primo piano del volto di Pearl, dai muscoli tremanti per lo sforzo di trattenere sulle labbra un sorriso. Mentre dai suoi occhi arrossati iniziano a sgorgare lente lacrime silenziose.Titoli di coda.
Genere: horror
Titolo originale: Pearl
Paese, anno: USA, 2022
Regia: Ti West
Sceneggiatura: Ti West
Fotografia: Eliot Rockett
Montaggio: Ti West
Interpreti: David Corenswet, Emma Jenkins-Purro, Matthew Sunderland, Mia Goth, Tandi Wright
Colonna sonora: Tim Williams, Tyler Bates
Produzione: A24, Little Lamb
Durata: 102'