Il 15 dicembre 1995, Seven usciva nelle sale italiane. Non sarà un film natalizio, ma resta un capolavoro tra i thriller: per l'occasione, abbiamo raccolto citazioni e curiosità
Seven è il miglior film di David Fincher? Non lo sappiamo. Di certo è uno dei thriller più importanti, celebri e iconici della storia del cinema. Sette giorni di indagini del detective Mills (Brad Pitt), pronto a subentare al più anziano Sommerset (Morgan Freeman), in procinto di andare in pensione: peccato che in questa loro ultima settimana di lavoro insieme, la metropoli piovosa e scura del film sia funestata dagli omicidi brutali di un serial killer che si ispira ai Sette Vizi Capitali.
Il 15 dicembre 1995, Seven usciva nelle sale italiane. Non sarà un film natalizio, ma resta un capolavoro tra i thriller. Per l'occasione, abbiamo raccolto citazioni e curiosità tratte da Seven.
1) Denzel Washington ha rifiutato la parte del detective Mills, interpretato da Brad Pitt perché, secondo lui, il film di David Fincher era troppo «dark», troppo «malvagio». Ai tempi non era il solo a pensarla così. Anche i dirigenti della New Line, inizialmente, si erano opposti al finale del film: sono stati Morgan Freeman e Brad Pitt, dichiarando che si sarebbero rifiutati di finire le riprese, se il finale fosse stato cambiato, a convincerli. Guillermo Del Toro, che pure si è detto un grande fan di David Fincher e di Zodiac, ha definito Seven un film troppo pessimista.
2) L'aspetto “dark” del film è stato ottenuto in fotografia grazie a un processo chimico chiamato bleach bypass: volutamente, l'argento nella pellicola non viene rimosso, così da rendere più scure le immagini. Va anche detto che in Seven piove (quasi) tutto il tempo, il che aiuta l'atmofera cupa. Brad Pitt ha dichiarato che il personaggio di Gwyneth Paltrow è «l'unico raggio di sole che abbiamo nel film»: le sequenze in cui è presente lei sono tra le poche, infatti, in cui non scende la pioggia.
3) La fasciatura al braccio di Brad Pitt è vera: l’attore si è fatto male al braccio durante la scena dell’inseguimento del serial killer, finendo contro un parabrezza. Fincher, che sappiamo tutti essere un vero perfezionista (per non dire rompipalle), ha chiesto al team di sceneggiatura - che comunque già precedeva che il detective si ferisse nell’inseguimento - che il braccio fasciato diventasse parte della trama. Ai costumisti, invece, ha detto di non provare a camuffarlo. Anche se questo ha voluto dire rifare delle scene e girarne di nuove.
5) Quando il detective Mills elenca le motivazioni più frequenti fornite dagli assassini, si ispira a vere dichiarazioni. «Jodie Foster mi ha detto di farlo» è quanto ha dichiarato John Hinckley, Jr., che tentò di assassinare il presidente Ronald Reagan il 30 marzo 1981: Hinckley era ossessionato dall’attrice. «Il mio cane mi ha detto di farlo» sono invece le parole di David Berkowitz , il "Figlio di Sam", un serial killer che terrorizzò New York nelle estati del 1976 e 1977. Fincher approfondirà meglio questi personaggi nella sua serie tv Mindhunter.
6) I quaderni dove John Doe annota i suoi pensieri, quelli che Mills e Somerset trovano nel suo appartamento, sono costati 15.000 dollari e due mesi di lavoro. Nel film il personaggio di Morgan Freeman dice che due mesi sarebbe il tempo che ci vorrebbe per leggere tutti quei manoscritti.
7) Per realizzare la sequenza dell’omicidio ispirato alla Gola, sono stati aperte sul set sette casse di scarafaggi. Allo sfortunato attore Bob Mack, la vittima, sono state coperte le orecchie e il naso, ma gli insetti gli hanno strisciato addosso per tutto il tempo. Sul set era inoltre presente un esperto di scarafaggi (non chiedeteci di che lavoro si tratta).
8) Durante una ripresa, Morgan Freeman ha estratto la pistola con il dito sul grilletto. Gli agenti di polizia che erano sul set come consulenti tecnici lo hanno corretto, poiché non si trattava della procedura corretta in un’operazione di polizia. Così la scena è stata tagliata.
9) Il nome di Kevin Spacey non appare nei titoli di testa del film: è stata un’idea dell’attore, così che gli spettatori fossero ancora più sorpresi durante il loro “primo incontro” con John Doe.
10) L’attore che impersona il cadavere in una delle primissime scene del film è Andrew Kevin Walker, lo sceneggiatore di Seven. Walker appare anche in Panic Room e Fight Club.
11) La parola "fuck" viene pronunciata ben 74 volte nel film, principalmente da Brad Pitt.
Le citazioni più famose tratte da Seven
- Signore e signori, ho il piacere di presentarvi un omicidio.
- È più facile stordirsi con qualche droga piuttosto che dover affrontare la vita, è più facile rubare quello che si vuole piuttosto che guadagnarselo. È più facile picchiare un figlio che educarlo. L'amore costa, costa impegno, lavoro.
- Non sei un Messia, John, sei un servizio giornalistico. Se ti va bene sei una faccia su una t-shirt.
- Vediamo un peccato capitale ad ogni angolo di strada, in ogni abitazione. E lo tolleriamo, lo tolleriamo perché lo consideriamo comune, insignificante, lo tolleriamo mattina, pomeriggio e sera. Adesso basta però, servirò da esempio e ciò che ho fatto ora verrà prima decodificato, poi studiato e infine seguito, per sempre.
- Guardi che non facevo il custode ai grandi magazzini, sono nella omicidi da cinque anni. - Non qui. - Questo è un altro discorso. - Per i prossimi sette giorni, detective, questo altro discorso non te lo dimenticare.
- Se vuoi ammazzare qualcuno gli spari, non ci perdi tanto tempo, è rischioso. A meno che l'atto in sé abbia un significato.
- Ormai nelle metropoli farsi gli affari propri è diventata una scienza. Nella prevenzione allo stupro la prima lezione è: mai gridare aiuto, ma sempre al fuoco. Nessuno risponde a una richiesta d'aiuto. Tu urla «al fuoco» e arrivano di corsa.
- Detective, quando ho detto che ti ammiro dicevo sul serio.
- Oggi stavo sulla metro e un tipo mi ha coinvolto in una conversazione, niente di impegnativo, la classica persona sola che ti parla del tempo. Ho cercato di essere simpatico e accomandante, ma mi faceva male la testa per la sua banalità. Non so neppure come sia accaduto esattamente, ma all'improvviso gli ho vomitato addosso, non gli ha fatto piacere e io non riuscivo a smettere di ridere.
- Sono ormai anni che l'FBI registra le uscite dei libri dalle biblioteche. - E multa i ritardatari?
- Ci sono libri bollati. Libri sul nucleare per esempio. O Mein Kampf. Quindi se tu richiedi un libro bollato, la tua scheda bibliotecaria finisce all'FBI nei computer del governo. - Frena frena frena. Sicuro che è legale? - Legale, illegale…che termini obsoleti!
- Questa storia non può avere un lieto fine, non è possibile. - Se lo arrestassimo sarebbe già un lieto fine.
- Se prendessimo John Doe, e uscisse fuori che è il Diavolo, o meglio ancora Satana in persona, questo appagherebbe le nostre aspettative ma... non è il Diavolo. È un essere umano.
- Detective, credo che stia cercando me.