Con il solito colpevole ritardo (sette mesi comodi), possiamo finalmente gustarci questo divertente action movie diretto da Michael Davis. La pellicola è un concentrato di adrenalina (complice anche una predominante quanto azzecattisima colonna sonora rock: su tutti ACDC, Motorhead) e humor grottesco che però riesce a misurarsi abbastanza bene, concedendo spesso e volentieri delle scene sostanzialmente splatter. La pellicola richiama costantemente il mondo hard-boiled delineato dal maestro del genere John Woo, con acrobazie e dinamismo degne dell’Ethan Hunt del medesimo regista (Mission: Impossible II). Il film richiama in maniera straordinaria anche il mondo dei fumetti americani, in particolare le storie di Garth Ennis, finendo per sfiorare anche i mondi di Frank Miller. La storia ruota sostanzialmente attorno all’incallito mangia carote Clive Owen, che difendendosi dal sempre bravo Paul Giamatti, deve difendere un neonato e la provvisoria madre Monica Bellucci. L'inizio è di quelli imprevedibili, al fumlicotone: grande ritmo e ironia dark contraddistinguono un parto inaspettato nel bel mezzo di una sparatoria con almeno una decina di persone che vi prendono parte. Da qui partirà una pellicola densa di ironica immoralità , accenni a perversioni sessuali, dialoghi serrati ed efficaci che riescono sempre a strappare una risata al pubblico. Peccato solamente per un finale in cui il face to face Owen/Giamatti varca un attimo la soglia e risulta inverosimile, caratteristica che il resto della pellicola riesce invece a controllare abilmente.