Carlo, critico d’arte, all’inizio del film liquida un’installazione affermando che “vuole imitare Bill Viola”. Tuttavia, se quest’ultimo ha incentrato la sua video arte sull’elemento naturale dell’acqua, l’opera che vediamo è invece focalizzata sul fuoco: una casa che brucia ininterrottamente. E il fuoco sarà l’essenza di Gioco pericoloso, un elemento circolare che aprirà e chiuderà la trama.

Gioco pericoloso, un thriller italiano
La crisi, artistica e personale, che arde i tre protagonisti è il centro di questo thriller italiano. Il regista Lucio Pellegrini, dopo il successo della miniserie Il Miracolo (2018), torna a dirigere una nuova storia, ma questa volta il suo obiettivo è un film di genere, ammettendo in conferenza stampa che nel nostro Paese non ce ne sono poi molti.

Se l’ultimo esperimento di un “giallo all’italiana”, L’ultima notte d’Amore (2023), funzionava per cast e trama, Gioco pericoloso non riesce a convincere per nessuno dei due fronti.
Prodotto da Matteo Rovere e Sydney Sibilia, il film porta con sé grandi aspettative che, alla fine, vengono bruciate insieme al filo conduttore che dovrebbe tenere insieme una trama complessa come quella di un thriller. Ma se la performance è la chiave di lettura che ci viene chiesto di seguire, è l’intenzione di voler stupire lo spettatore l'elemento principale, che lascia da parte la sceneggiatura come se non fosse realmente importante.

Un triangolo che non funziona
La storia è incentrata su Claudio (Adriano Giannini), in crisi professionale e alla ricerca disperata di un libro da scrivere per ritornare alla ribalta. Nell'incontro con il giovane artista Peter Drago (Eduardo Scarpetta), che vorrebbe affermarsi nel mondo dell’arte contemporanea, Claudio trova spinta vitale. Ben presto, però, l’amicizia tenderà a complicarsi a causa del terzo soggetto presente nella vita di Carlo, sua moglie Giada (Elodie), ballerina che non riesce a farsi produrre uno spettacolo da tempo e che scopriremo essere anche una vecchia fiamma dello stesso Peter.
Il triangolo non funziona: non c’è chimica. E alla seconda prova da attrice, Elodie non riesce ancora a convincere.



Un continuo gioco di manipolazione e manipolati, una ricerca di affermazione sociale e lavorativa, dove anche l’ambientazione è fondamentale per creare l’atmosfera di echi fantastici e suoni inquietanti. Tra Circeo e Sabaudia, il luogo in cui la coppia vive è avvolto da un aerea di mistero: una ragazza, infatti, anni prima è sparita senza lasciare tracce (il che ricorda l’antica leggenda di una villa immersa nel bosco del Monte Circeo, dove si pensa abbia vissuto la maga Circe). Questo elemento esoterico, che sarebbe potuto essere utilizzato meglio, funge solo da spinta per Claudio a scrivere il suo nuovo romanzo.
Nelle sale dal 13 marzo, Gioco pericoloso ha l’obiettivo di “creare ansia e non di riferire una morale allo spettatore”, come afferma Scarpetta, smontando così ogni somiglianza con The Square (2017), che una morale voleva instaurarla fin dal principio. L’arte contemporanea qui è solo il simbolo dell’ambizione: cosa si è disposti a fare pur di raggiungere l’apice? Riprendendo una frase dal film: “Il successo è l’anticamera del declino”, Carlo è in declino dall’inizio della storia, ma il successo non lo raggiungerà mai, perché lavorando su storie reali, vampirizza chiunque sia intorno a lui.

Genere: drammatico, thriller
Paese, anno: Italia, 2025
Regia: Lucio Pellegrini
Interpreti: Adriano Giannini, Elodie, Eduardo Scarpetta, Elena Lietti, Tea Falco, Massimo Coppola, Iaia Forte, Stefano Abbati
Sceneggiatura: Elisa Fuksas, Lucio Pellegrini
Fotografia: Radek Ladczuk
Montaggio: Clelio Benevento
Musiche: Donato Dozzy
Produzione: Grøenlandia e Vision Distribution, in collaborazione con Sky
Distribuzione: Vision Distribution
Data di uscita: 13 marzo 2025