Cari, gentili lettori… eccoci qui con la recensione della terza stagione di Bridgerton: la più vista in assoluto, con 45,1 milioni di spettatori nei primi 4 giorni dalla messa in onda.
Miei cari, gentili lettori… eccoci qui con una nuovissima recensione di Bridgerton. La terza stagione si consacra come “quella dei record”, dal momento che è stata la più vista in assoluto: con 45,1 milioni di spettatori nei primi 4 giorni dalla messa in onda, è facilmente diventata la serie tv più seguita nella top list globale.
Per essere una serie in costume che piace anche a chi odia le serie in costume possiamo dire che è davvero un enorme traguardo: Bridgerton è decisamente diventata il paradiso della tv di comfort.
Di che cosa parla la stagione 3 di Bridgerton
In questa terza stagione si perde la successione dei libri, che vedrebbero il terzo volume intitolato La proposta di un gentiluomo, dedicato a Benedict Bridgerton. La serie invece fa un salto in avanti al quarto volume, Un uomo da conquistare, dedicato a Colin. Il punto di vista, però, stavolta non è su un Bridgerton - per fortuna - ma su uno dei personaggi migliori di tutta la serie: cioè Penelope Featheringthon, interpretata da Nicola Coughlan.
La stagione inizia con il ritorno a Mayfair di Colin Bridgerton dal suo vagare per l’Europa: Colin è cambiato, ostenta charme e, con una magnum perenne stampata in faccia, è diventato un seduttore. Penelope è invece del tutto decisa a non restare una zitella e si mette in testa di trovare marito a ogni costo. [SPOILER] Decide quindi di investire i soldi guadagnati con il suo alterego Lady Whistledown per rifarsi il guardaroba (dicendo addio ai colori acidi e accesi caratteristici della sua famiglia, per palette più tenue sui toni del salvia e della menta, che ricordano i colori dei Bridgerton) e impegnarsi nell'arte della seduzione.
Per riuscire nella sua impresa sceglie di chiedere aiuto al nuovo seduttore arrivato in città, Colin. Grazie alla sua intelligenza e al suo carattere risoluto, Penelope riesce a ottenere la proposta di matrimonio tanto ricercata ma alla fine è divisa: accettare una buona offerta o seguire il suo cuore, che la porta verso Colin? La prima parte della serie termina qui, ed è sicuramente quella riuscita meglio: lineare, intrigante, con colpi di scena quanti ne bastano.
Il punto debole di Bridgerton 3 è la seconda parte
Dopo un inizio stagione scoppiettante, purtroppo, arriva la seconda parte dove in 4 episodi si vuole mettere troppa carne al fuoco. Molte sono le trame e le storie che vengono portate avanti, buttate lì senza un giusto e vero spazio; magari aumentare di 2 o 3 episodi sarebbe stato meglio e avrebbe dato il giusto riguardo a tutti i personaggi.
Anche la storyline principale si risolve in maniera troppo veloce, senza un vero struggersi dei personaggi. Insomma, dov’è il dramma?
A proposito delle trame secondarie, per quanto le scene dedicate a Benedict siano state giudicate noiose e un po’ estemporanee, in realtà sono importantissime per l’evoluzione del personaggio e per quello che sarà il suo percorso, in particolare nella stagione dedicata a lui.
Alla fine di questa season 3 si cita un ballo in maschera, che sarà il momento culminante della storyline dedicata a Benedict. Sembrava che la prossima stagione sarebbe stata dedicata a lui.. ma in realtà no: Netflix ha già annunciato che la protagonista di Bridgerton 4 è Eloise. Peccato!
Francesca Bridgerton: un nuovo modello femminile
Oltre alla trama queer di Benedict, la novità di questa stagione è Francesca Bridgerton: il suo personaggio sul finale della serie fa sperare tante svolte interessanti. La queen of introverts ha finalmente dato luce a un modo di essere e di vedere il mondo che non viene quasi mai portato sullo schermo e, ovviamente, onde di meme hanno invaso l’internet (almeno quello degli introversi!).
Shonda è riuscita a portare in Bridgerton il mondo introvert: la necessità di quiete, lo star bene anche in silenzio, il modo di flirtare senza voler stare al centro dell’attenzione, la ricerca di solitudine nella natura.
Menomale che c'è Penelope
Nella trama principale per fortuna che c’è Penelope: bella come non mai, risoluta, impavida, intelligente, divertente, super-feminist… è proprio un personaggio che difficilmente dimenticheremo. E Colin? Il Bridgerton in questa stagione da il peggio di sé: torna dai suoi viaggi indossando la maschera del seduttore (anche se nessuno ci crede); vuole fare lo scrittore e invidia Lady Whistledown/Penelope per il suo successo, fino a chiederle di smettere di scrivere. Insomma: Colin è davvero l’incarnazione del maschio tossico e un vero gigantesco NO.
La vera “storia d’amore” di questa stagione di Bridgerton riguarda in effetti due amiche: Penelope e Eloise.
È una storia fatta di battibecchi e ricatti guidati dalla rabbia, è vero, ma non appena Penelope ha bisogno - soprattutto nella seconda parte - Eloise torna subito al suo fianco. E quando tutto finisce per il meglio… si ritorna a parlare, ridendo, di libri. Se non è questa una storia d’amore!
Insomma questa terza stagione di Bridgerton ha degli alti e bassi ma continua a tenerci incollati allo schermo. E continuerà a farlo, ahimè, almeno per altri due anni.