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Bridgerton (2024), la recensione della stagione 3: tra inganni e sotterfugi, nella seconda parte perde il suo

01/07/2024 14:46

Samantha Ruboni

Recensione Serie TV, Netflix Original, Serie Tv Drammatico, Shonda Rhimes, Shondaland, Nicola Coughlan, Netflix, Bridgerton, Period Drama,

Bridgerton (2024), la recensione della stagione 3: tra inganni e sotterfugi, nella seconda parte perde il suo fuoco

La recensione della terza stagione di Bridgerton: la più vista in assoluto, con 45,1 milioni di spettatori nei primi 4 giorni dalla messa in onda.

Cari, gentili lettori… eccoci qui con la recensione della terza stagione di Bridgerton: la più vista in assoluto, con 45,1 milioni di spettatori nei primi 4 giorni dalla messa in onda.

Miei cari, gentili lettori… eccoci qui con una nuovissima recensione di Bridgerton. La terza stagione si consacra come “quella dei record”, dal momento che è stata la più vista in assoluto: con 45,1 milioni di spettatori nei primi 4 giorni dalla messa in onda, è facilmente diventata la serie tv più seguita nella top list globale. 

 

Per essere una serie in costume che piace anche a chi odia le serie in costume possiamo dire che è davvero un enorme traguardo: Bridgerton è decisamente diventata il paradiso della tv di comfort.

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Di che cosa parla la stagione 3 di Bridgerton

In questa terza stagione si perde la successione dei libri, che vedrebbero il terzo volume intitolato La proposta di un gentiluomo, dedicato a Benedict Bridgerton. La serie invece fa un salto in avanti al quarto volume, Un uomo da conquistare, dedicato a Colin. Il punto di vista, però, stavolta non è su un Bridgerton - per fortuna - ma su uno dei personaggi migliori di tutta la serie: cioè Penelope Featheringthon, interpretata da Nicola Coughlan.

La stagione inizia con il ritorno a Mayfair di Colin Bridgerton dal suo vagare per l’Europa: Colin è cambiato, ostenta charme e, con una magnum perenne stampata in faccia, è diventato un seduttore. Penelope è invece del tutto decisa a non restare una zitella e si mette in testa di trovare marito a ogni costo. [SPOILER] Decide quindi di investire i soldi guadagnati con il suo alterego Lady Whistledown per rifarsi il guardaroba (dicendo addio ai colori acidi e accesi caratteristici della sua famiglia, per palette più tenue sui toni del salvia e della menta, che ricordano i colori dei Bridgerton) e impegnarsi nell'arte della seduzione.

Per riuscire nella sua impresa sceglie di chiedere aiuto al nuovo seduttore arrivato in città, Colin. Grazie alla sua intelligenza e al suo carattere risoluto, Penelope riesce a ottenere la proposta di matrimonio tanto ricercata ma alla fine è divisa: accettare una buona offerta o seguire il suo cuore, che la porta verso Colin? La prima parte della serie termina qui, ed è sicuramente quella riuscita meglio: lineare, intrigante, con colpi di scena quanti ne bastano. 

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Il punto debole di Bridgerton 3 è la seconda parte

Dopo un inizio stagione scoppiettante, purtroppo, arriva la seconda parte dove in 4 episodi si vuole mettere troppa carne al fuoco. Molte sono le trame e le storie che vengono portate avanti, buttate lì senza un giusto e vero spazio; magari aumentare di 2 o 3 episodi sarebbe stato meglio e avrebbe dato il giusto riguardo a tutti i personaggi. 

 

Anche la storyline principale si risolve in maniera troppo veloce, senza un vero struggersi dei personaggi. Insomma, dov’è il dramma?

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A proposito delle trame secondarie, per quanto le scene dedicate a Benedict siano state giudicate noiose e un po’ estemporanee, in realtà sono importantissime per l’evoluzione del personaggio e per quello che sarà il suo percorso, in particolare nella stagione dedicata a lui. 

 

Alla fine di questa season 3 si cita un ballo in maschera, che sarà il momento culminante della storyline dedicata a Benedict. Sembrava che la prossima stagione sarebbe stata dedicata a lui.. ma in realtà no: Netflix ha già annunciato che la protagonista di Bridgerton 4 è Eloise. Peccato!

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Francesca Bridgerton: un nuovo modello femminile

Oltre alla trama queer di Benedict, la novità di questa stagione è Francesca Bridgerton: il suo personaggio sul finale della serie fa sperare tante svolte interessanti. La queen of introverts ha finalmente dato luce a un modo di essere e di vedere il mondo che non viene quasi mai portato sullo schermo e, ovviamente, onde di meme hanno invaso l’internet (almeno quello degli introversi!). 

 

Shonda è riuscita a portare in Bridgerton il mondo introvert: la necessità di quiete, lo star bene anche in silenzio, il modo di flirtare senza voler stare al centro dell’attenzione, la ricerca di solitudine nella natura.

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Menomale che c'è Penelope

Nella trama principale per fortuna che c’è Penelope: bella come non mai, risoluta, impavida, intelligente, divertente, super-feminist… è proprio un personaggio che difficilmente dimenticheremo. E Colin? Il Bridgerton in questa stagione da il peggio di sé: torna dai suoi viaggi indossando la maschera del seduttore (anche se nessuno ci crede); vuole fare lo scrittore e invidia Lady Whistledown/Penelope per il suo successo, fino a chiederle di smettere di scrivere. Insomma: Colin è davvero l’incarnazione del maschio tossico e un vero gigantesco NO.

La vera “storia d’amore” di questa stagione di Bridgerton riguarda in effetti due amiche: Penelope e Eloise. 

 

È una storia fatta di battibecchi e ricatti guidati dalla rabbia, è vero, ma non appena Penelope ha bisogno - soprattutto nella seconda parte - Eloise torna subito al suo fianco. E quando tutto finisce per il meglio… si ritorna a parlare, ridendo, di libri. Se non è questa una storia d’amore!

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Insomma questa terza stagione di Bridgerton ha degli alti e bassi ma continua a tenerci incollati allo schermo. E continuerà a farlo, ahimè, almeno per altri due anni.

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