Tratto dal romanzo best seller He’s just not that into you, La verità è che non gli piaci abbastanza è una commedia frizzante e solare, sebbene tratti l’argomento scottante della coppia e del rifiuto. La premiata ditta Behrendt & Tuccillo, autori del libro omonimo e già producers della serie tv Sex&The City, hanno confezionato al regista Ken Kwapis un pacchetto eccezionale, di quelli destinati a piacere e rimanere a lungo nei discorsi degli spettatori e soprattutto delle spettatrici. Sebbene il film parli della coppia, raccontando vari aspetti e momenti di questa, la direzione presa dal regista e dagli sceneggiatori punta direttamente sull’universo femminile, lasciando quello maschile da parte, senza che possa dominare. La scelta curiosa della pellicola è il punto di vista rosa: tale prospettiva ha la funzione di dimostrare come le scelte della donna siano spesso condizionate dal volere dell’uomo, sebbene proprio il gentil sesso sia perfettamente a conoscenza del proprio potere. Così si raccontano, tramite la suddivisione in tre argomenti (Se lui non ti chiama, Se lui non ti sposa, Se lui va a letto con un'altra), i problemi di Beth (Jennifer Aniston), Mary (Drew Barrymore), Janine (Jennifer Connelly), Gigi (Ginnifer Goodwin) e Anna (Scarlett Johansson) con i rispettivi mariti, amanti o semplici compagni. Ogni situazione servirà a dimostrare che la soluzione ad ogni rifiuto è sempre la stessa: non gli piaci abbastanza. A questo desolante e amaro esito fa da contraltare la speranza illusoria che le donne amano raccontarsi e convincere se stesse di essere l’eccezione alla regola. Così si narra il tentativo disperato di Gigi di trovare un uomo nonostante gli innumerevoli rifiuti dopo il primo appuntamento; di Anna che seduce il marito di Janine e della conseguente rottura del matrimonio; di Mary che passa da un amore virtuale nato e cresciuto tramite internet a quello reale con Conor (Kevin Connolly) scaricato di fresco da Anna; e infine di Beth desiderosa di sposarsi con il suo fedele compagno Neil (Ben Affleck) sebbene lui non creda nel matrimonio. Si susseguono scene che descrivono con simpatia momenti del corteggiamento comuni all’esperienza di ogni donna e le fasi irrazionali e imbarazzanti che si è costretti ad attraversare pur di raggiungere il proprio scopo. Fra tutte le protagoniste spicca la prova di Ginnifer Goodwin che dona al film quel tocco di spensieratezza ed ilarità che apporta ritmo e vivacità alla commedia. Piuttosto stereotipati i ruoli delle altre comprimarie che affrontano i propri problemi affondando i dispiaceri più nel melodramma che nella commedia. Sebbene il film sia dominato dalle donne e diretto ad un pubblico femminile, il cast maschile si distingue per la diversità di approccio alla sfera sentimentale. Per una volta, ed è piuttosto raro nel cinema, gli uomini si fanno da parte per permettere alle donne di raccontare il proprio sofferto universo emozionale con leggerezza.