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It (2017), la recensione: il pagliaccio più terrificante di tutti i tempi è tornato al cinema

16/10/2017 10:00

Marco Filipazzi

Recensione Film, Film Horror, it,

It (2017), la recensione: il pagliaccio più terrificante di tutti i tempi è tornato al cinema

Con il suo It, Andy Muschietti ha compiuto un piccolo miracolo

Che ci fosse spasmodica attesa per It, è innegabile. Molto probabilmente è l’horror più carico di aspettative della stagione: la trasposizione di un libro di 1200 pagine a opera del maggiore scrittore contemporaneo, da molti ritenuto il suo capolavoro; un libro che circola sulla piazza dal 1986 e che milioni di persone hanno riletto sino a impararne interi brani a memoria. Non è una cosa da sottovalutare. Perciò, da quando è stato annunciata la messa in cantiere del film, si sono subito scatenate le agitazioni, fomentate a ogni dettaglio trapelato: lo svolgersi dell’azione spostata dal 1958 al 1989; l’idea di trasporre il libro in due film ognuno legato a un piano temporale unico; l’annuncio di Bill Skarsgård come Pennywise e le sue prime foto in costume. «Ma non assomiglia a Tim Curry nella miniserie del 1990!» ha avuto il coraggio di dire qualcuno. Eppure nel romanzo il clown è descritto come «un incrocio tra Ronald McDonald e Bozo, con ciuffi spettinati di capelli arancioni. Il sorriso dipinto sulla faccia bianca era rosso. Indossava un ampio costume argentato con enormi bottoni arancione a pompon e sulle mani aveva guanti da cartone animato». Quando il film è uscito lo scorso 8 settembre nella maggior parte del mondo sono fioccate una serie di recensioni perlopiù positive che non hanno fatto altro che alimentare tale attesa. Ebbene, finalmente ci siamo: It sta per uscire anche nelle sale italiane.

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Derry, Maine, estate del 1989. Durante le vacanze estive un gruppo di ragazzini, proclamatosi il Club dei Perdenti, intuiscono che nella loro città stanno avvenendo inspiegabili sparizioni di bambini collegate tra loro dalla presenza di un inquietante clown.

Il concetto cardine su cui costruire un adattamento cinematografico è quello di plasmare le scene originarie nel modo più congeniale al linguaggio utilizzato (le immagini in questo caso) mantenendo però intatto lo spirito dell’opera. Ecco, da questo punto di vista possiamo dire che Andy Muschietti ha compiuto un piccolo miracolo. Perché, nonostante la maggior parte delle trasformazioni fisiche di It siano state tagliate e nonostante le storyline di Victor e Belch siano oggettivamente tronche; nonostante non si sia alcuna “dighetta di merda”, nessun Chud e nessun rito del fumo, per ognuna di queste carenze c’è un magnifico escamotage narrativo, una citazione, un rimando che viene colto solo da chi il romanzo lo ha letto e riletto. La maglietta della Trucker Brothers, la tartaruga di Lego, un’inquadratura che indugia davvero troppo su una tana di Morlock, BEEP-BEEP Richie! sono dettagli insignificanti, ma che accrescono la profondità e la coerenza di questo mondo.

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L’intera storia ruota attorno a due sentimenti cardine: amicizia e paura.

 

Si perdono anche la maggior parte delle metafore presenti nel libro (la paura di diventare adulti e i riti di passaggio da un’età all’altra, qui solamente accennati) ma anche così tutto funziona alla perfezione. Perché ogni scena è basata solo e unicamente su uno di questi due concetti. Talvolta si contrappongono nel giro di qualche secondo in maniera tanto brusca da risultare spiazzante, eppure incredibilmente efficace per rendere al meglio la capacità di un bambino di sdrammatizzare una situazione orribile.

 

Nell’introduzione del romanzo Stephen King scrive: «Ragazzi, il romanzesco è la verità dentro la bugia, e la verità di questo romanzo è semplice: la magia esiste». Ebbene, andate a vedere It a cuor leggero, cercando di lasciare a casa qualsiasi preconcetto, e fatevi avvolgere da questa magia. Ritornerete bambini, provando le stesse paure ancestrali e le medesime emozioni cristalline vissute dai giovani protagonisti. Pochi altri film sono riusciti a cogliere tali sentimenti in maniera così fulgida, il che non è affatto cosa da poco.


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Genere: horror

Titolo originale: It

Paese/Anno: USA, 2017

Regia: Andy Muschietti

Sceneggiatura: Gary Dauberman, Chase Palmer

Fotografia: Chung Chung-hoon

Montaggio: Jason Ballantine

Interpreti: Bill Skarsgård, Finn Wolfhard, Jaeden Lieberher, Nicholas Hamilton, Owen Teague, Sophia Lillis, Jackson Robert Scott, Megan Charpentier, Steven Williams, Chosen Jacobs, Wyatt Oleff, Jeremy Ray Taylor, Jack Grazer, Jake Sim, Logan Thompson

Colonna sonora: Benjamin Wallfisch

Produzione: KatzSmith Productions, Lin Pictures, Vertigo Entertainment, Village Roadshow Pictures

Distribuzione: Warner Bros.

Durata: 135'

Uscita: 19/09/2017

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