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LOL - Pazza del mio migliore amico

19/09/2012 11:00

Erika Pomella

Recensione Film,

LOL - Pazza del mio migliore amico

L’aveva fatto Michael Haneke con il suo Funny Games, remake americano della sua stessa versione tedesca...

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L’aveva fatto Michael Haneke con il suo Funny Games, remake americano della sua stessa versione tedesca. Spinta dall’incontro con i produttori Stacey Sher e Michael Shamberg, la regista francese Liza Azuelos decide di portare la sua pellicola francese LOL – che in patria aveva incassato più di tre milioni di euro – dall’altra parte dell’oceano, dando a Demi Moore la parte che era stata di Sophie Marceau e a Miley Cyrus quella di Christa Theret.


Lola (Miley Cyrus) è un’adolescente alle prese con i primi problemi sentimentali. Il suo ragazzo Chad (George Finn) l’ha tradita e non fa che tormentarla, urlandole contro epiteti tutt’altro che galanti. Ma Lola può contare anche sulle sue fidate compagne di scuola, e sul suo migliore amico Kyle (Douglas Booth), per il quale sente nascere un sentimento più profondo. Come se non bastasse, Lola deve vedersela anche con le paturnie della madre Anne (Demi Moore), da un lato ancora invischiata con l’ex marito Allen (Thomas Jane) e dall’altro affascinata dal poliziotto James (Jay Hernandez).


LOL- Il tempo dell’amore era un piccolo film, a metà strada tra una denuncia alla perversione della gioventù contemporanea e una storia d’amore adolescenziale. Pieno di ingenuità, ma anche di calorosa partecipazione, aveva rappresentato una pellicola conclusa, che aveva detto ciò che doveva, riuscendo a far immedesimare un pubblico piuttosto vasto nelle disavventure sentimentali di madre e figlia. Sfugge, quindi, la motivazione che sta alla base della scelta della regista di prendere una delle sue migliori pellicole e portarla oltreoceano, snaturandola quindi dal suo background e svestendola di tutti quei rimandi ad una situazione sociologica ben precisa. La Azuelos rinuncia ad una più chiara presa di posizione su temi come la sessualità e la droga, soffermandosi su una messa in scena piena di cliché: dal “4ever” che campeggia sul muro, ai lucchetti che si sono impadroniti della rappresentazione iconografica dell’amore. Tutti i personaggi del film sono appena abbozzati, snudati anche di quei piccoli tratti caratteristici del primo film. È come se la Azuelos si fosse contentata di ricalcare una copia, conforme e arida, dove la freddezza della Moore si rispecchia nella forzata gioventù ostentata da Miley Cyrus. Tra le due protagoniste femminili manca del tutto l'intesa, tanto che lo spettatore rimane distaccato rispetto alla visione, non riuscendo mai ad empatizzare con i personaggi. Confezionato con professionalità, ma senza quella partecipazione che avrebbe potuto sancirne il successo, LOL - Pazza del mio migliore amico è un prodotto di dubbio intrattenimento che rimane disteso su un piano di sterile superficialità, senza sforzarsi di essere minimamente diverso dal film di partenza. Se ne distacca solo in quanto brutta copia.


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