Dimenticatevi Pretty Woman e Cenerentola, Anora è come Balto: sa solo quello che non è. Di certo non è una love story, come vogliono farcela passare, ma sicuramente è un filmone; un mix di generi e situazioni che parla di caos e del vuoto.
Anora (Mickey Madison) è una spogliarellista di origini russe, che lavora in uno strip club.Â
Una sera arriva al locale un ragazzo in cerca di un'accompagnatrice che sappia parlare russo e Anora è l’unica a conoscere la lingua: un po’ restia, convinta che  Ivan - o Vanja (Mark Ėjdel'štejn) -  sia il solito tamarro con cui ha già avuto a che fare,  comincia ad intrattenerlo. Lui sa un po' di inglese ma preferisce il russo, al contrario di Anora che si era ripromessa di non parlarlo più.
I due si trovano bene e il mattino dopo, Vanja invita Anora a casa sua: si scopre così che il ragazzo è il figlio di un oligarca russo a cui piace passare il tempo giocando ai videogame nella sua grande villa di Brooklyn, invece di studiare. Vanja fa quindi una proposta ad Anora: essere la sua ragazza per una settimana in cambio di 15mila dollari. E lei, ovviamente, accetta.
Durante la settimana Ani conosce gli amici di Vanja, mentre passano il tempo a fare festini a base di alcool e droghe; finchè non vanno a Las Vegas con il jet privato. Qui soggiornano nella suite di famiglia, dove continuano a darsi alla pazza gioia. Arriva però l’ultimo giorno della settimana "da fidanzata" di Anora e… i due decidono di sposarsi. Peccato che la notizia arriva al padre, l'oligarca, che manda i suoi scagnozzi a sistemare le cose. Ed è qua che inizia il divertimento.
Quando vai a vedere un film di Sean Baker, sai già che sarà un bel film. Ci aveva già deliziato con il Un sogno chiamato Florida e con Anora abbiamo la conferma del suo talento.
Fin dalle prime immagini promozionali e dalle locandine Anora può sembrarci una love story, invece non è nulla di più lontano: in questo  bellissimo caos i generi vengono mixati e si passa dal romance alla commedia dell’assurdo, con un po’ di slap stick comedy, per passare dal legal drama all’introspettivo. Perchè la storia di Anora non finisce con il matrimonio, anzi quello è proprio l’inizio di tutta la storia.
La parte comedy è il centro, il fulcro e forse quella riuscita meglio di tutto film, insieme al finale. Del resto, Anora - Mickey Madison, bravissima, riesce a passare da un registro all'altro senza battere ciglio - e gli scagnozzi del padre di Vanja sono un perfetto gruppo comico. La ricerca di Vanja è talmente varia ed esilarante che a tratti ci ricorda Il Grande Lebwoski dei fratelli Cohen. Quel tipo di comicità dell’assurdo sempre in divenire, dove è difficile immaginare cosa possa succedere dopo. E quando accade qualcos’altro, di ancora più assurdo e comico, è una goduria.Â
La parte finale, senza spoiler, è di una tenerezza disarmante. Dopo il caos assoluto arriva la calma e anche il vuoto, che racconta perfettamente una generazione non ancora capace di stare al mondo. Ma che ci prova con tutte le sue forze.Â
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Anora è un film talmente pieno, che ti domandi come potrebbe mai terminare. Per questo, quando arriva quella scena lì, ti commuovi sia per quello che accade, sia per quanto è tutto assolutamente perfetto.  Palma d’Oro a Cannes 2024, non perdetevelo!
Genere: commedia, sentimentale
Titolo originale: Anora
Paese, anno: USA, 2024
Regia: Sean Baker
Sceneggiatura: Sean Baker
Fotografia: Drew Daniels
Montaggio: Sean Baker
Interpreti: Mark Ä–jdel'Å¡tejn, Mikey Madison, Yuri Borisov
Colonna sonora: Matthew Hearon-Smith
Produzione: Cre Film
Distribuzione: Universal Pictures
Durata: 138'
Data di uscita: 07/11/2024