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Thanksgiving (2023), la recensione dell'horror di Eli Roth: 16 anni dopo, un trailer diventa film

17/11/2023 20:00

Marco Filipazzi

Recensione Film, Speciale Halloween, Film Horror, Eli Roth, Film USA, Patrick Dempsey,

Thanksgiving (2023), la recensione dell'horror di Eli Roth: 16 anni dopo, un trailer diventa film

16 anni dopo essere stato "solo" un trailer, sotto l'ala di Rodriguez&Tarantino, Thanksgiving diventa effettivamente un film di Eli Roth.

In principio era Grindhouse: correva l’anno 2007 quando il dinamico duo Tarantino & Rodriguez annunciarono il film, a quattro mani, poi diventato un cult. L’idea era omaggiare l’exploitation degli anni ’70 (e cosa altrimenti?) nel tentativo di catapultare lo spettatore che pagava il prezzo del biglietto di un multisala in un cinema di seconda categoria, immergendolo in 3 ore di becero spettacolo no-stop. Due film al prezzo di uno: Planet Terror diretto da Robert Rodriguez e, a seguire, Death Proof di Quentin Tarantino; nel mezzo una serie di finti trailer diretti da special guest d’eccezione. 

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Il tutto ovviamente condito con sangue, violenza, frattaglie e uno tsunami di citazioni a film di serie B: una su tutti, il fatto che la pellicola di Rodriguez s’ispiri in maniera spudorata a Incubo sulla città contaminata del nostro Umberto Lenzi, film datato 1980. 

 

L’operazione però non piacque agli esercenti, che la vedevano come una perdita di guadagni. Così (tranne che negli Stati Uniti e in Inghilterra) l’idea dei due registi venne snaturata e, in tutto il mondo, le pellicole vennero distribuite come due film separati e distinti, con un intervallo di circa 6 mesi . 

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In questa operazione divisoria chi ci ha rimesso furono appunto i fake trailer, andati perduti al cinema, ma facilmente reperibili su youtube. Il primo era Machete, diretto dallo stesso Rodriguez, che divenne un film vero e proprio (presentato alla Mostra del cinema di Venezia nel 2010!) ed ebbe abbastanza successo da generare anche un sequel, Machete Kills. 

 

Il secondo era Werewolf Women of the SS, eccentrico ed eccessivo come il suo regista, Rob Zombie. Il terzo, Don't di Edgar Wright, omaggiava le atmosfere di Lucio Fulci e Dario Argento.

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E infine Thanksgiving, in cui Eli Roth immaginava il Killer del Ringraziamento, calandolo nelle atmosfere di uno slasher anni ’70. Ecco, 16 anni dopo Thanksgiving è diventato effettivamente un film di Eli Roth. 

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Plymonth, Massachussets. Alla vigilia del Black Friday, il megastore più grande della città viene preso d’assalto e tra addetti della sicurezza inadeguati, smania di consumismo e isterismo di massa, si consuma una tragedia a base di panico e (tanto!) sangue. 

Sono i primi 10 min di film e Roth pare dirci che dallo Zombie di Romero (era il 1978) a oggi non è cambiata una virgola. Un anno dopo, la cittadina è spaccata in due: c'è chi vorrebbe arginare questa follia consumistica e chi invece ha già dimenticato la tragedia del Black Friday precedente. Nel mezzo si inizia a delineare una scia di sangue per mano di un killer mascherato da John Carver, padre fondatore della cittadina.

Rispetto al fake trailer, Roth mette da parte l’ambientazione anni ’70 e cala la sua storia nel presente, radicandola bene tra smartphone e social network. 

 

A parte questo – che comunque non è un male, ma anzi dimostra ancora una volta come Eli Roth sia per primo un autentico fan del genere horror in ogni sua declinazione – Thanksgiving è esattamente ciò che ci saremmo aspettati di vedere già nel 2007 all’uscita del fake trailer. 

 

Uno slasher d’altri tempi, che scorre dritto per i suoi 100 minuti senza una sbavatura, che non annoia mai e riesce a barcamenarsi egregiamente tra satira sociale, momenti di humor sboccato e scene di tenzione azzeccatissime. 

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E poi gli omicidi. Alcuni sono presi di peso dal famoso fake trailer e rifatti allo stesso modo, inquadratura per inquadratura, ma la maggior parte sono una vera sorpresa, fantasiosi e grondanti sangue come ci si aspetterebbe da uno slasher. 

 

È innegabile che Roth si trovi a proprio agio e si diverta come un matto a dirigere, rendendo grazie anche a chi lo ha incoraggiato a portare avanti questo progetto (tra inquadrature di piedi femminili che ammiccano a Quentin e momenti di puro godimento alla Rodriguez). 

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Thanksgiving in fondo è proprio questo, uno slasher che omaggia, ma al contempo si dimostra onesto verso il pubblico e non si perde dietro inutili fronzoli. Inoltre è la dimostrazione che l’horror si sposa bene con ogni festa dell’anno: uno a base di Giorno del Ringraziamento ancora ci mancava!


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Titolo originale: Thanksgiving
Regia: Eli Roth
Paese, anno: Stati Uniti, 2023

Genere: Horror, Thriller
Cast: Gina Gershon, Alexander Elliot, Chris Sandiford, Patrick Dempsey, Adam MacDonald, Addison Rae, Derek McGrath, Jalen Thomas Brooks, Jeff Teravainen, Jenna Warren, Karen Cliche, Lynne Griffin, Mika Amonsen, Milo Manheim, Nell Verlaque, Rick Hoffman, Shailyn Griffin, Tim Dillon, Tomaso Sanelli, Ty Olsson
Sceneggiatura: Jeff Rendell
Fotografia: Milan Chadima
Montaggio: Michel Aller, Michele Conroy
Musiche: Brandon Roberts
Produttore: Roger Birnbaum, Eli Roth, Jeff Rendell
Casa di Produzione: Ethereal Visage Productions, Cream Productions, TriStar Pictures, Spyglass Media Group
Distribuzione: Eagle Pictures

Durata: 107’

Data di uscita: 16/11/2023

 

 

 



 

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