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Quanto tempo ci vuole per capire l’universo Marvel: una riflessione su cinecomic e tempo

20/11/2023 14:20

Marco Filipazzi

Editoriale, Disney+, CineComics, Marvel Comics, Disney, Film Cinecomic, Serie Tv Cinecomic, Serie Tv USA,

Quanto tempo ci vuole per capire l’universo Marvel: una riflessione su cinecomic e tempo

Vi siete mai chiesti quanto tempo abbiamo impiegato noi spettatori per partecipare al grande Universo Marvel?

Vi siete mai chiesti quanto tempo abbiamo impiegato noi spettatori per partecipare al grande Universo Marvel? L'arrivo in sala di The Marvels, l'ennesima spremitura, ci porta a una riflessione.

Provate a chiedervi quanto tempo dedicate al giorno o alla settimana a seguire un prodotto di fiction, in un’era in cui siamo letteralmente ingozzati da streaming e serializzazione compulsiva. Un’era in cui vengono sfornate costantemente nuove serie tv e, solo per vederne una, dobbiamo investire tra le 8 e le 12 ore della vita; magari senza nemmeno avere in cambio una seconda stagione o, perlomeno, un finale decoroso.

 

Per farvi un esempio: 12 ore è la durata dell’extended version de Il Signore degli Anelli, un mondo che ci viene letteralmente costruito davanti agli occhi, con un numero di personaggi spropositato (e non ce n’è uno fuori fuoco) in grado di evolversi e intrecciarsi; il tutto suggellato da una trama tanto semplice quanto solida, che non si perde in inutili fronzoli e che, quando arrivano i titoli di coda, sei sazio, soddisfatto e con gli occhi lucidi. Potete dire lo stesso dopo aver visto la prima stagione de Gli Anelli del Potere, giusto per restare in tema? Sono circa 9 ore e mezza che non valgono 10 minuti del prologo girato da Peter Jackson.

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Cambiando genere, i Marvel Studios hanno fatto sin da subito della serializzazione il loro punto di forza. 5 film (4 original stories e un sequel) per poter arrivare al crossover di The Avengers: un approccio mai tentato prima, una novità, la creazione di un universo cinematografico condiviso. Ma vi siete mai chiesti quanto tempo ha impiegato per noi spettatori partecipare al grande Universo Marvel? Parliamone.

La Fase I Marvel, fin qui tutto bene

Anche rivista oggi, a una dozzina d’anni di distanza, la Fase I della Marvel risulta a prova di bomba. Ragionando non in film singoli, la Fase I racconta un unico, ampio arco narrativo che può essere tranquillamente visto come un unicum; il primo episodio di qualcosa. Un episodio dalla durata complessiva di circa 12 ore, esattamente come Il Signore degli Anelli; ed esattamente come l’opera di Jackson anche qui abbiamo un world building meticoloso e coerente, tanti personaggi ben delineati e una trama di fondo decisamente solida e avvincente. 

La conferma della Fase II 

La Fase II è “il sequel”: ritornano i personaggi che già conosciamo, se ne aggiungono di nuovi, si amplia il mondo, si replicano le scelte vincenti e in generale tutto viene rifatto simile alla Fase I, ma più in grande. Sappiamo bene che, a parte rare eccezioni, i sequel sono sempre inferiori ai primi capitoli: Marvel non fa differenza, ma si salva in corner facendoci una promessa che si chiama Thanos.

 

E quindi sì, siamo disposti a mandare giù qualche boccone amaro come Iron Man 3 o Thor – The dark world : alla fine, però, non è il singolo film che ci interessa, ma il quadro generale. La Fase II dura complessivamente 13 ore, la metà delle quali non particolarmente entusiasmanti, ma con la prospettiva della Guerra dell’Infinito, continuiamo a ripeterci che tutto va bene.

Marvel, Fase III: ne valeva la pena

La Fase III è il capitolo finale della trilogia, quello dove la mano viene forzata definitivamente per arrivare al gran finale: sempre più personaggi vengono buttati nella mischia in un frullatone di cui, onestamente, non ci importa più granché. Abbiamo imparato ad amare i personaggi storici, gli Avengers originali, e degli altri (a parte sporadiche eccezioni) ci frega poco o nulla. Ciò che ci interessa davvero è vedere Tutti VS Thanos e sentire Captain America gridare finalmente «Avengers uniti!» anche se per arrivarci dobbiamo spararci altre (tenetevi forte) 25 ore di film!

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Marvel, oggi: continua a valerne la pena?

L’intera Saga dell’Infinito ammonta a un totale di circa 50 ore, ovvero più 2 giorni interi della nostra vita no-stop per arrivare a quel momento appagante in cui finalmente Iron Man schiocca le dita e noi scoppiamo a piangere come bambini. Più di 2 giorni. La domanda è: ne è valsa la pena? Decisamente sì! Ma, come ci insegna L’Odio: il problema non è la caduta, ma l’atterraggio.

 

E in questo caso l’atterraggio è il fatto che, dopo una cavalcata del genere, dopo un finale del genere, cosa si può fare? «Come fai a raccogliere le fila di una vecchia vita? Come fai ad andare avanti quando nel tuo cuore cominci a capire che non si torna indietro?» direbbe Frodo Beggins, e probabilmente è la stessa domanda che si è posto anche Kevin Faige. La risposta che si è dato è stata: per accumulo.

 

Accecato dalla smania di potere e dal fatto che, nel frattempo, Disney aveva cannibalizzato ogni concorrente sulla piazza, assorbendo 20th Century Fox  (Warner/DC si è sabotata da sola) esattamente come Thanos, Faige ha iniziato a non avere più il controllo delle proprie azioni.

Qualcuno ci salvi dalla Fase IV

La Fase IV è il sequel non richiesto, qualcosa che sin da subito ha dato evidenza di non avere una rotta prestabilita, o se c’era non appariva più così chiara come 10 anni prima. Film tardivi che orami i fan non volevano più (Black Widow), personaggi sconosciuti (Shang-Chi), sequel pretestuosi (Doctor Strange nel Multiverso della Follia) e infarciti di fandom (Spiderman – No way home), tutto al grido di «Tana libera tutti! Multiverso!». 

 

Sì ok, ma la coerenza narrativa? Solo al cinema sono arrivate circa 16 ore di contenuti che non hanno portato ad alcun traguardo (non c’è un film in stile Avengers per chiudere questo ciclo di storie).

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A tutto questo si sono aggiunte le serie tv. Durante la Saga dell’Infinito ci sono state delle serie (Agents of S.H.I.E.L.D., Agente Carter, la saga dei Defenders su Netflix), ma intese sempre come corsie parallele ai film. Le potevi guardare per completezza personale, ma non erano obbligatorie per seguire l’epopea di Thanos. Con l’avvento della piattaforma streaming Disney+ la cosa è sfuggita di mano: Marvel non solo si è messa a produrre serie a un ritmo impressionante (5 solo nel 2021), ma esse sono diventate anche tasselli fondamentali per capire l’evolversi della Saga del Multiverso. 

 

WandaVision confluisce in Doctor Strange. Falcon e Winter Soldier fa da trampolino di lancio per il prossimo Captain America: Brave New World. Ms Marvel introduce un personaggio chiave per The Marvels. Se si aggiungono anche le serie tv, il conteggio delle ore complessive necessarie per recuperare tutta la Fase IV sale da 16 a… 58!

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50 ore per vedere l’intera Saga dell’Infinito. 58 ore per vedere solo la prima parte della Saga del Multiverso. Poi ovviamente c’è il discorso qualitativo, che è sempre soggetto al gusto personale, ok, ma va ammesso che se si producono 7 film e 9 serie tv in un anno e mezzo (quando all’inizio il passo era di 6 film in 4 anni) un calo dello standard è fisiologico. E soprattutto: è ancora possibile aggiungere qualcosa al discorso supereroi dopo che solo la Marvel (aggiungete voi tutte le altre variazioni sul tema, da X-Men, alla DC, sino a The Boys) ha sfornato così tanto materiale?

Per chi si è salvato, benvenuto nella Fase V

Chiudiamo con la Fase V attualmente in corso, che a oggi annovera già 4 ore e mezza di film e 10 di serie tv. In sala ora c’è The Marvels che, oltre a essere di discutibile fattura, risulta anche abbastanza incomprensibile da chi non ha visto tutte le 122 ore precedenti. 

 

122 ore. Ovvero la bellezza di 5 giorni h 24. La domanda che ci dobbiamo porre a questo punto è: ne vale ancora la pena? Un conto è vedere un brutto film e buttar via una serata, tutt’altro paio di maniche è dover continuare investire il nostro tempo in qualcosa di sfilacciato, che a tratti non ci interessa nemmeno più, che ci dà più di dispiaceri che emozioni ma che continuiamo a seguire per forza d’inerzia.

 

Nel frattempo è uscito Killers of the flower moon, diretto da Colui che odia i Cinecomics e dura sì 3 ore e mezza, ma ha un inizio, uno svolgimento e un finale appagante. Eppure ci sono state vivide proteste per la sua durata fiume. Forse è giunto il momento di fermarci a riflettere sul serio.

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