Durante una vacanza sulla neve, Valentine (Sophie Marceau), studentessa della Sorbona e maestra elementare, conosce Ned (Vincent Lindon), un giovane e affascinante musicista. Tornati a Parigi, i due ragazzi si rincontrano per puro caso e si innamorano. La loro storia però deve confrontarsi con la distanza, la diversità di carattere, gli impegni universitari di lei e le tournée di Ned. Tra alti e bassi però l’amore trionfa: Valentine supererà brillantemente i suoi esami e riconquisterà Ned. Commedia per adolescenti, che non ha niente in comune con Il tempo delle mele, eccetto il regista Claude Pinoteau e la presenza di Sophie Marceau. Nella versione originale, il titolo L'étudiante appare senz’altro più onesto di quello italiano, per il quale la distribuzione ha sperato, invano, di far leva sul successo delle due pellicole precedenti. Il film di Pinoteau non disturba né lascia il segno. La storia d’amore è condita quel che basta con riferimenti alla poesia, alla musica e all’arte, per non smentire le pretese di elevazione del genere. Certo, la citazione a Molière per sciogliere l’intreccio di coppia appare alquanto banalizzante, ma è apprezzabile – e anche molto francese - il tentativo di attribuire un ché di colto anche ad una storiella d’amore fra ragazzi. I due protagonisti sono plausibili: Sophie Marceau con la sua bellezza sempre meno innocente e Vincent Lindon con un’aria beffarda ma simpatica. Il film non ha replicato neanche lontanamente il successo de Il tempo delle mele e, anzi, ne fa rimpiangere situazioni e personaggi. Non c’è più traccia dei, pur macchiettistici, genitori degli altri due film, né del mitico personaggio della nonna Poupette. Fatta eccezione dei due protagonisti, tutti gli altri comprimari del film sono irrilevanti e appena tratteggiati. La trama è ben nota: si amano, si odiano, si amano di nuovo. Tuttavia, gli standard da utilizzare per film del genere non possono che essere quelli del gradimento: se piace al pubblico, allora funziona. E nel cinema, purtroppo o per fortuna, per una commedia romantica e innocente c’è sempre posto.