A due anni di distanza da Passages (distribuito in Italia dalla piattaforma Mubi) le strade del regista statunitense Ira Sachs e dell’attore britannico Ben Whishaw si incrociano di nuovo in Peter Hujar’s Day. Whishaw è solito alternare ruoli in grandi produzioni a parti in film indipendenti come questo, del quale è anche uno dei produttori esecutivi; proprio come l’unica altra attrice del film, Rebecca Hall. Due soli interpreti e un solo appartamento (ma con accesso a una terrazza), per un film che dura una giornata, ma in cui si parla soprattutto del giorno precedente.

Chi era Peter Hujar
Peter Hujar, nato nel 1934, è stato un fotografo di poca celebrità in vita, molto più apprezzato e conosciuto una volta morto di AIDS. Nel 1974, accettò di partecipare a un progetto della scrittrice Linda Rosenkrantz, intenzionata a intervistare i suoi amici artisti chiedendo loro di appuntarsi cosa avessero fatto durante una giornata per poi raccontarglielo. L’intervista a Hujar fu registrata ma l’audio è perduto; la trascrizione, ritrovata anni dopo, è alla base del libro di Rosenkrantz Peter Hujar’s Day da cui Sachs ha tratto la sceneggiatura.

La messinscena è molto lineare: nei circa 75 minuti di durata  Rosenkrantz, nel suo appartamento, accende un registratore, dirige il microfono verso Hujar e da quel momento il fotografo racconta tutte le azioni e conversazioni che gli hanno occupato la giornata precedente, dal risveglio fino all’assopimento notturno.Â

Per raccontare una giornata intera, serve il tempo di una giornata intera.
Passano le ore e pian piano si fa buio, i due amici si spostano continuamente dal divano al letto alla terrazza, mangiano, fumano, e soprattutto parlano.Â

Un film che funziona come un'intervista
Anche se la struttura è quella di un’intervista, in effetti si tratta di una lunga chiacchierata tra due persone che si conoscono bene e manifestano la loro intimità anche nella distanza ravvicinata dei loro corpi, tipica di due amici privi di attrazione sessuale reciproca (Hujar era apertamente omosessuale) che non hanno problemi a condividere lo stesso letto mentre dialogano, oppure stare seduti spalla a spalla mentre fumano una sigaretta in terrazzo e l’audio dell’intervista è arricchito dai rumori del sottostante traffico cittadino.Â
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Non hanno bisogno di spiegarsi quasi nulla e ciò crea una forte sensazione di estraneità in chi guarda: si può credere di essere ospiti indesiderati a una festa alla quale non si era stati invitati. Vengono fatti i nomi di molte loro conoscenze dei circoli artistici newyorchesi degli anni Settanta e ovviamente non viene fornita nessuna delucidazione didascalica su chi siano i personaggi citati: non viene fatta alcuna concessione alla possibile ignoranza degli spettatori. L’impegno più importante della giornata raccontata da Hujar era stato col poeta Allen Ginsberg, per un servizio fotografico commissionato dal New York Times: il racconto dell’incontro è lungo e dettagliato, ma lascia lo spettatore con la curiosità insoddisfatta di vedere immediatamente il risultato del lavoro fotografico di Hujar.

Racconto e immagine in Peter Hujar’s Day
Il grande paradosso è che un artista visivo non abbia modo di esprimersi attraverso la sua arte, ma debba farlo solo con la parola: le sue immagini sono uno dei temi centrali del dialogo ma sono assenti, soltanto la sua voce può stimolare l’immaginazione di chi ascolta. Così il film procede su un doppio binario: i due amici cambiano frequentemente stanza, postura, atteggiamento, cambia l’illuminazione e cambia l’orario riportato nell’orologio, per dare varietà scenografica alla conversazione; a fronte di una giornata concretamente riprodotta da Sachs, c’è un’altra giornata i cui eventi sono accaduti altrove, che viene lasciata completamente all’inventiva di chi ascolta, sovrapponendosi ai fotogrammi del film.
Una giornata qualunque nella vita di Peter Hujar è anche tipica di un artista di quell’epoca: dal suo racconto si può intuire cosa significasse cercare di mantenersi economicamente, possibilmente salvaguardando la propria integrità artistica, in una città vivace ma competitiva come New York. La rete di conoscenze era fondamentale, ma ancora di più lo erano le amicizie: Peter Hujar’s Day è anche un inno alle relazioni profonde che si instaurano tra anime affini ma che quasi mai lasciano testimonianze autentiche così dettagliate, come in questo caso.

Genere: drammatico
Paese, anno: USA/Germania, 2025
Regia: Ira Sachs
Sceneggiatura: Ira Sachs
Interpreti: Ben Whishaw, Rebecca Hall
Fotografia: Alex Ashe
Montaggio: Affonso Gonçalves, Thomas Meyer
Produzione:Jordan Drake Productions, ONE TWO Films, Complementary Colors, Blink Productions, Primo Content
Durata: 76 min
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