Otto anni dopo il primo capitolo, si torna a viaggiare oltre il reef con Oceania 2, il nuovo lungometraggio firmato Walt Disney Animation Studios che riunisce Vaiana Waialiki, figlia ed erede del capo della piccola isola polinesiana di Motunui, e il semidio del vento e del mare Maui.
Al cinema dal 27 novembre, Oceania 2 riprende la storia a tre anni di distanza dalla passata avventura. Se il primo film era stato per Vaiana un viaggio all’insegna della ribellione, che risponde al richiamo dell’Oceano e parte alla scoperta della sua identità da navigatrice, in questo sequel la protagonista sembra aver trovato il suo posto sull’isola e nel mare.
È una leader amata e apprezzata, ha un rapporto sincero con la famiglia e, non ultimo, è diventata sorella maggiore della piccola Simea.
Tuttavia, il richiamo degli antenati si fa di nuovo presente e la “costringe” a riconnettersi con il suo passato per garantire un futuro al suo popolo: scopriamo così che le Isole del Pacifico sono state separate centinaia di anni prima da Nalo, il dio delle tempeste, che con una maledizione ha fatto sprofondare Motufetū, l’isola che un tempo riuniva tutti i popoli. Sarà ovviamente proprio Vaiana a dover spezzare la maledizione, per riunire le comunità del mare e far sì che non vengano distrutte per sempre.
Per farlo, mette su un piccolo e sgangherato equipaggio che comprende naturalmente il maialino Pua e il gallo Hei-Hei (che si conferma il personaggio comico del film di cui non possiamo fare a meno), i nuovi arrivati Kele, l’anziano contadino, Moni, cantastorie e studioso, e Loto, inventrice e costruttrice, ingegnera ante litteram. Immancabile, ovviamente, il suo amico Maui. Tra gli incontri, di nuovo le testine di cocco, i Kakamora, ma questa volta sotto una nuova veste, e la misteriosa Matangi, una semidea circondata da pipistrelli.
Come ha spiegato il regista David G. Derrick Jr. alla conferenza stampa, «la storia di Oceania 2 ha cominciato a vedere la luce durante la pandemia: inizialmente, era stata pensata per una serie tv, ma nel corso del processo creativo abbiamo capito che la storia meritava di essere portata ancora una volta sul grande schermo».
Nonostante la decisione di optare per un film anziché una serie abbia garantito un impatto visivo e narrativo più forte, la scelta ha portato a sacrificare l'approfondimento di alcuni punti della storia.
In particolare i nuovi personaggi, Matangi in primis: una figura affascinante e interessante, che da subito rivela avere una “doppia faccia”, ma la cui storia ci viene solo superficialmente accennata, lasciando molto all’immaginazione e soprattutto alla curiosità. Punto di debolezza o un invito a un'ulteriore esplorazione nei possibili sequel o spin-off?
Si solidifica, invece, il rapporto tra Vaiana e Maui. Dopo il grande viaggio del primo film che li aveva portati ad evolvere, entrambi, sotto tutti i punti di vista, li ritroviamo ora più maturi e consapevoli: il semidio si prenderà addirittura la briga di fare l’adulto (in fondo, ha giusto tremila anni), mentre Vaiana affronterà una nuova fase del suo percorso di crescita, comprendendo le sue responsabilità come amica, sorella, figlia e leader di un popolo e arrivando a incidere la sua storia…sulla sua stessa pelle.
Il messaggio, perfettamente in stile Disney, è chiaro: abbiamo l'opportunità di scegliere ogni giorno – attraverso le nostre azioni – chi siamo e chi vogliamo essere, anche e soprattutto all’interno di una comunità.
Viene da pensare che a giustificare la volontà di portare un film del genere in sala sia stato soprattutto l’enorme lavoro fatto a livello visivo, con le meravigliose immagini del mare e delle isole polinesiane che Oceania 2 ci regala. La qualità dell'animazione e degli effetti dell’acqua non deludono, rendendo il mondo di Viana un tripudio visivo in cui immergersi totalmente, grazie a colori brillanti e luminescenti che danno vita alle antiche storie e leggende provenienti dal Pacifico.
L’intero viaggio si trasforma in un colorato musical disneyano grazie alle canzoni di Abigail Barlow, Emily Bear, Opetaia Foa’i e Mark Mancina. Difficile valutarle del tutto al primo ascolto, ma quello che non sfuggirà è il tentativo di “ricalcare” quasi in maniera fedele l’impostazione e la struttura della colonna sonora del primo film: alla canzone introduttiva che presenta l’isola Il nostro posto è qui e che riprende Ogni mio passo, segue l’assolo di Vaiana, che nel primo cantava Oltre l’orizzonte e ora Oltre quel reef. La canzone di Matangi (in italiano con la voce della cantante Giorgia), Perditi, ricorda nelle sonorità Lo splendente Tamatoa del primo film, mentre per Maui c’è il rap con Posso avere un Chee-Hoo?: qui il richiamo alla canzone del primo film è evidente nello stile dell’animazione.
In generale, tutto il film manca di originalità, non discostandosi molto da quanto già visto e apprezzato in Oceania del 2016, e questo rischia di non caratterizzarlo fino in fondo. Apre senza dubbio la strada a una serie dedicata: in fondo, le leggende del Pacifico da cui attingere sono talmente tante e i personaggi introdotti sono già un gran numero che non si fa fatica a immaginare un franchise dedicato che esplori in lungo e in largo tutte le isole polinesiane. E la scena post credit, in pieno stile Marvel, lo lascia proprio intendere.
Ma per ora, niente spoiler, neanche dal regista, che in conferenza stampa – alle domande su un possibile terzo capitolo – risponde (in italiano, ndr): «Intanto, andiamo tutti al cinema». Insomma, chi vivrà, vedrà. O meglio, navigherà.
Titolo originale: Moana 2
Genere: Animazione
Paese, anno: USA, 2024
Regia: Dave Derrick Jr., con Jason Hand, Dana Ledoux Miller
Produttore: Yvett Merino, Christina Chen
Produttore esecutivo: Jennifer Lee
Sceneggiatura: Jared Bush, Dana Ledoux Miller
Musiche: Abigail Barlow ed Emily Bear, Opetaia Foa’i, Mark Mancina
Art Director: Tamara Lusher
Produzione: Walt Disney Pictures, Walt Disney Animation Studios
Distribuzione: Walt Disney
Durata: 100'
Uscita: 27 novembre 2024