Il regista tedesco Peter Thorwarth indaga la natura dell'essere umano e quella del Male che è in lui, per scelta o per destino, ma che pur sempre si annida nell'uomo, in attesa della giusta occasione per esplodere. Il suo celebre L'Onda (2008), era basato su un esperimento sociale del '67 a opera del Prof. Ron Jones: un insegnante propone ai suoi studenti un compito in classe in cui simulare una dittatura in un regime democratico. La violenza e il sopruso iniziano a dilagare, proprio come un'onda, tirando fuori il peggio della propria natura, fino alla perdita totale di controllo.
Anche in Blood Red Sky, titolo scioglilingua per i non anglofoni, originariamente noto come Transatlantic 473 (ma quanto sarebbe stato semplice ed efficace tradurlo in Italia Cielo rosso sangue?) il tema è lo stesso. Chi siamo veramente?
Una giovane madre, Nadja (Peri Baumeister), emaciata e ammalata, si imbarca su un volo aereo insieme al figlioletto di dieci anni: vola dalla Germania fino a New York nella speranza di una nuova cura.
Sfortunatamente quel volo è preso di mira da un gruppo di spietati terroristi, tra i quali spicca un personaggio di particolare ferocia. Nadja, già in difficoltà, dovrà fronteggiare una situazione che mette in serio pericolo la vita del bambino e, per farlo, dovrà ricorrere a tutte le sue risorse.
Blood Red Sky è un thriller d'azione che si basa anche sull'effetto sorpresa, per cui raccontare dettagliatamente la storia significa rovinare in parte il film. L'idea di unire la classica situazione claustrofobica di terrore sull'aereo con una storia di vampiri è ottima e il film risulta un avvincente horror dalle declinazioni inaspettate. Affronta, tra l'altro, il tema di come le apparenze possano risultare ingannevoli: vittima e carnefice spesso hanno lo stesso volto e i dirottatori non sono quel che sembrano.
Davvero il mito eterno del vampiro non smette di affascinare, con la sua duplice valenza di “superpotere” ma anche di volto del Male. Raccontando caratteristiche e destino di questa stirpe di immortali, trasversale a ogni luogo della terra e ad ogni tempo, inevitabilmente si finisce sempre per parlare del destino dell'essere umano e del suo rapporto con la morte.
Tra le miriadi di film sull'argomento, forse quello che più si avvicina a Blood Red Sky è Lasciami Entrare dello svedese Tomas Alfredson, che però risultava più cupo e privo delle connotazioni di intrattenimento adrenalinico del film tedesco. Blood Red Sky è disponibile sulla piattaforma Netflix a partire dal 23 luglio.
Genere: azione, orrore
Paese, anno: USA/Germania, 2021
Regia: Peter Thorwarth
Sceneggiatura: Peter Thorwarth, Stefan Holtz
Interpreti: Peri Baumeister, Carl Anton Koch, Alexander Scheer
Musiche:
Dascha Dauenhauer
Montaggio: Knut Hake
Produzione: Rat Pack Filmproduktion
Distribuzione: Netflix
Durata: 121'